di Gianni Ferraris
Vaste è una frazione di Poggiardo. Le sue origini risalgono al III secolo a.c. Subì violente incursioni dei goti dei longobardi, dei saraceni. Nel 1147 venne rasa al suolo e ricostruita dopo breve tempo.
Con amici sono stato a Vaste in una sera di settembre. L’imponente palazzo baronale accanto alla torre del ‘500 domina la piazza. Il centro storico era deserto. Un’illuminazione adatta all’ambiente e il silenzio rendevano quasi irreale la passeggiata fra quelle case. Ci siamo andati per una mostra, un libro e un film. “La cena di Emmaus” è tutto questo. Josè Corvaglia, giovane regista salentino, rimase fulminato dalla visione del dipinto di Caravaggio. Ne nacque un corto inquietante e, per dirla con le parole di Goffredo Fofi che ha curato la prefazione del libro, “La cena di Emmaus aiuta a vedere e a capire, più che di cento presunti capolavori del cinema e della letteratura mistificanti di oggi”. Mattia cena di fretta con i genitori. Il bianco e nero si trasforma improvvisamente in colore. Esce di corsa Mattia, per giocare a nascondino con i suoi amici. Entra in un supermercato dove incontra il suo doppio, “io sono te”, che lo porta a viva forza nel mondo reale. E il supermercato è il luogo non luogo per eccellenza. E il mondo fuori è fatto di sopraffazione, violenza. Incontra l’infinita guerra israelo/palestinese. Incontra ogni tipo di violenza. Il gioco a nascondino si tramuta nella necessità di nascondersi e nel bisogno di arrivare al punto di partenza perché “io libero tutti” sia il bisogno impellente. E La cena di Emmaus è anche una mostra con dipinti dello stesso Corvaglia e di Pamela Riccardi che si vede prima di arrivare nella sala di proiezione. Pendono dal soffitto degli enormi saloni quei quadri. Via via si percorrono sale attraverso la violenza e uccellacci neri e torvi. Fino ad arrivare al liberatorio momento del gioco “io libero tutti” che non è che un sogno. Ottima mostra, ottimo film, ottimo libro.
Josè Corvaglia nasce a Poggiardo nel 1974. Nel 95 scrive e dirige il medio metraggio “Il viaggio”. Nel 2006 è autore e regista del cortometraggio “La cena di Emmaus” prodotto da La Fabbrichetta di Gianluca Arcopinto con la collaborazione di Gianfilippo Pedote. Il corto è stato selezionato per diversi festival nazionali ed internazionali fra cui: N.I.C.E. (Usa) – Syracuse International film & video (USA, new York)- Nordkapp (Norvegia) – Italian film society (Londra) – Sulmona cinema film festival – Capalbio cinema International – Ha inoltre ottenuto la nomination al David di Donatello nella sezione Miglior cortometraggio.
Il libro: “La cena di Emmaus” Di Josè Corvaglia. Introduzione di Goffredo Fofi. Gianluca Arcopinto editore.
Il film: Regia Josè Corvaglia . Ha ottenuto la nomination al David di Donatello come miglior cortometraggio.