di Marcello Gaballo
La chiesa della B. Vergine del Carmine da qualche mese è stata riaperta al culto, dopo anni di restauri. Annessa all’ex complesso conventuale dei carmelitani scalzi, si trova sull’asse principale che dall’Osanna porta in piazza Salandra.
Della chiesa si hanno notizie già nel 1450, quando era dedicata all’Annunciazione, ma furono i carmelitani a farne chiesa dell’ordine, qualche decennio prima del concludersi del XVI secolo, periodo in cui particolarmente attive erano le maestranze neritine, di cui era capofila l’eccellente Giovan Maria Tarantino, che con certezza intervenne nella realizzazione del convento annesso, probabilmente anche nella struttura dell’edificio religioso.
In linea con l’ornato lapideo che caratterizzò l’architettura religiosa dell’epoca, questa chiesa presenta elementi originali e di alto livello, con un timpano triangolare sulla facciata davvero eccellente per le sculture in esso contenute.
Molto interessante l’articolo di Marcello G.sulla chiesa della Madonna del Carmine di Nardò