di Marcello Gaballo
Una monografia dedicata al virtuoso musicista del XVII secolo, Diego Personè (1598-1654), dei baroni di Carpignano Salentino nella provincia di Lecce, che ha visto impegnati, oltre alla curatrice, docente nel Conservatorio Musicale di Lecce, anche i Comuni di Carpignano ed Alessano, l’Università del Salento e il GAL-Est Salento. L’opera segue la precedente del 1997 (La musica, la poesia, la spada), ricalcandone lo scopo precipuo di valorizzare i musicisti salentini. Il I tomo conteneva 23 madrigali a cinque voci, tratti dal Terzo Libro (1626), questo 21, tratti da Madrigali a 5 voci del Sig. Diego Personè Gentil’huomo de lecce, libro quarto, opera festa, stampato a Napoli nel 1628 da Ambrogio Magnetta.
Apre il volume il bel saggio di Mario Spedicato: L’aristocrazia salentina nella crisi del Seicento: la vicenda dei Personè baroni di Carpignano tra alienazione e “ricompra” dei feudi, che ancora non scioglie i vincoli di parentela tra i Personè di Sternatia, quelli di Carpignano e gli altri di Lecce e Nardò, pur confermando la comune opinione del loro trasferimento dal bergamasco in Terra d’Otranto per fini commerciali. Molto interessante l’inquadramento del musicista e della sua famiglia nel contesto storico, in un susseguirsi di vicende patrimoniali e nobiliari assolutamente in linea con la complessa politica spagnola del Regno.
E’ Luisa Cosi, docente nel Conservatorio leccese, a confermare nel saggio successivo le qualità indiscusse del maestro compositore, devotissimo servitore del cardinale Scipione Borghese, al quale dedica il III e IV libro dei madrigali, i cui testi poetici erano stati scritti dal barone di Sternatia Girolamo Cicala.
Il raffinato percorso artistico del nobile musico è ripreso e descritto da Diego Fratelli, anche questi docente nel Conservatorio leccese presso la cattedra di polifonia rinascimentale, nel saggio “Questioni di solfeggio”.
Le pagine comprese tra la 91e la 236, e quindi buona parte dell’opera, riportano le trascrizioni dei madrigali, seguendo a queste lo studio della Jacono su un altro coevo musicista salentino, assai meno noto, Giulio Santo Pietro del Negro, nato nel primo ventennio del XVII secolo , maestro e cantore nella cattedrale di Pavia.
“Nulla quies intus. Diego Personè virtuoso gentil’huomo del XVII secolo”, a cura di Luisa Cosi, presentazione di Mario Marti, II tomo, Galatina (Lecce), Grafiche Panico, 2007, 335x235mm, 244 pagine, allegato CD, con 139 illustrazioni (b/n fra cui diverse riproduzioni in facsimile de Il Quarto libro dei madrigali a 5 voci, del 1628, conservato nella Bibliothèque National di Parigi).
Prefazione del sindaco di Carpignano Salentino e di Emilio Bandiera. Testi di Mario Spedicato, Luisa Cosi, Diego Fratelli, Sarah M. Iacono.