di Paolo Vincenti
Dopo la mostra tenutasi nel maggio-giugno 2008, il Comune di Matino ha pubblicato il libro Enzo Miglietta e il Laboratorio di Poesia di Novoli, dalle Edizioni Del Grifo, per le cure di Salvatore Luperto, fine conoscitore di arte e letteratura salentine, docente presso l’Istituto Statale D’Arte “G.Pellegrino” di Lecce, ed appassionato promotore culturale. Il libro, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Lecce e dalla Banca Popolare Pugliese, fa luce su un periodo molto importante per la cultura salentina e su uno dei suoi protagonisti più brillanti ed eccentrici: Enzo Miglietta, sperimentatore, fin dalla prima ora, di nuove forme di espressione, fra i principali protagonisti della nuova poetica verbo visiva salentina, sviluppatasi negli Anni Settanta, il quale, con la fondazione del suo Laboratorio di Poesia sperimentale a Novoli, ha creato un luogo di incontro per i più disparati intellettuali salentini e nazionali, che negli anni si sono ritrovati e confrontati nella officina letteraria novolese del Miglietta.
Questo intellettuale sui generis è stato sempre spinto dall’insopprimibile bisogno di evolversi verso nuove forme di comunicazione, utilizzando diversi codici linguistici ed i più inconsueti materiali, nella incessante curiosità che lo ha portato a percorrere territori poco, o per niente, battuti dalla ricerca letteraria e artistica salentina. Quello di Miglietta, dal libro d’artista all’arte della spazzatura, si caratterizza come un percorso assolutamente originale nella mutevolezza dei suoi approdi . Infatti, come scrive il professor Giannone, “ geometra di professione (poi laureato in Lettere), autore di un’ampia produzione letteraria solo in minima parte pubblicata, operatore prima nel campo delle ricerche poetico-visuali, nella quali ha raggiunto una notevole notorietà in Italia e all’estero, e poi ancora in settori particolari della sperimentazione contemporanea (il libro d’artista e il libro oggetto, la mail art e, per ultimo, l’”arte della spazzatura”, una sorta di recycling art, come ora viene chiamata), Miglietta sfugge a qualsiasi tentativo di definizione univoca”.
Nel libro, dopo i Saluti del Sindaco Giorgio Primiceri, dell’Assessore Antonio Costantino e del Direttore Generale della BPP Vito Primiceri, troviamo una “Presentazione”, tradotta anche in inglese, del curatore della Mostra e del Catalogo Salvatore Luperto, e poi numerosi intervent, a firma di Antonio Lucio Giannone, Salvatore Luperto, Ilderosa Laudisa, Marinilde Giannandrea, Fernando De Filippi, Anna Panareo.
A.L.Giannone si occupa dell’ “Itinerario di Enzo Miglietta: dalla poesia verbale alla scrittura e oltre”. Anche Salvatore Luperto scrive di “Enzo Miglietta e il Laboratorio di Poesia di Novoli”, così come Ilderosa Laudisa, con “Nel diario di bordo di uno scrittore le avventurose pagine di un artista” e Fernando De Filippi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che scrive “Sul significante e sul significato”; mentre, a cura di Marinilde Giannandrea, vengono pubblicate alcune opere del Miglietta. Queste sono: “Gli insetti muoiono senza toccarla”, 1970, “Strada n°1 – Strada n°2”, 1977, “Boia chi legge”, 1979, “Piastrina e bambola”, 1979, “Il giallo del Sisde”, 1994, “Anno dopo anno”, 1995, “Consumare è d’obbligo”, 1999, “Il mio secondo millennio”, 1999, e molte altre per le quali ci vengono in sostegno le tante foto che corredano degnamente un volume bellissimo, la cui preziosità è data proprio dal sapiente mix di scrittura e grafica, di testi scritti da leggere e testi da guardare.
Come speiga Ilderosa Laudisa, “per leggere il grande atlante di Miglietta basta utilizzare il suo codice, non soffermandosi alla veste suadente, ricca di ricami scintillanti, di raffinate inflessioni e di sapienti immagini. Egli con la sua solita ironia cela il vero messaggio, anzi la pluralità delle sue riflessioni, dietro sottili metafore e dietro simboli. Da qui l’essenza del fascino misterioso delle sue opere”.
Dopo le “Note biografiche su Enzo Miglietta” di Anna Panareo, vi è una sezione in cui vengono riuniti alcuni fra gli autori più noti che hanno collaborato con Miglietta. Possiamo così ammirare le opere e leggere le testimonianze di alcuni grossi nomi della poesia verbo visiva, come Vincenzo Accame, Ignazio Apolloni, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Carlo Finotti, Giovanni Fontana, Arrigo Lora Totino, Eugenio Miccini ed altri, per concludere poi con gli elenchi delle opere di Enzo Miglietta e le sue presenze nelle varie mostre manifestazioni culturali e pubblicazioni ed una esaustiva Bibliografia. Un libro davvero ben confezionato, che lega Matino a Novoli nel segno della poesia sperimentale di Enzo Miglietta.
ci sono anch’io.