di Daniela Lucaselli
Un bellissimo evento di grande spessore e valenza culturale si è tenuto ieri sera nella suggestiva atmosfera della villa comunale di Nardò. Siamo stati tutti spettatori di una manifestazione che, a giusta ragione, può essere ascritta come vanto e orgoglio della popolazione neretina e salentina. Nell’incanto di giardini lussureggianti e tra il profumo dolcissimo di zagare carezzevoli, tra gli ultimi bagliori di un tramonto che si mostrava anch’esso spettatore affascinato e tardava così a porgere il suo saluto, il Dott. Marcello Gaballo con trascinante eloquio e accattivante simpatia presentava in veste ufficiale, al pubblico accorso numeroso ed interessato, la Fondazione Terra d’Otranto. Anni di intensa e faticosa preparazione sia nella struttura che nelle finalità perseguite hanno visto il Dott. Gaballo, coadiuvato dal Consiglio di Amministrazione, dare finalmente alla luce un riferimento certo e significativo per la Terra d’Otranto, che intende richiamare a raccolta liberamente tutti i liberi pensieri che desiderino contribuire alla crescita e allo sviluppo del territorio salentino. Si rivolge quindi a studiosi, ricercatori, docenti, studenti, appassionati e a quanti insomma non esiterebbero a tirar fuori dalle segrete dei loro animi il mai sopito amore per questa meravigliosa terra.
La manifestazione ha visto il patrocinio della Città di Nardò, che nella persona del Sindaco ha portato il suo saluto agli intervenuti. Di pregnante rilevanza ed attentamente seguiti sono stati gli interventi del Dott. Pier Paolo Tarsi che ha illustrato i contenuti e le finalità del primo numero dedli Studi della Fondazione “Il delfino e la Mezzaluna” e dello scrittore e saggista Dott. Antonio Errico che ha presentato la prima monografia della Fondazione “Salvatore Napoli Leone (1905-1980). Genio in Terra d’Otranto” scritta da Gianni Ferraris e sapientemente curata da Marcello Gaballo, dalla dott. Oliva che ha illustrato le strutture e le finalità di una fondazione.
L’incontro è stato moderato con stile e garbo dal Chiar.mo Prof. Salvatore Colazzo dell’Università del Salento.
Daniela Lucaselli deve aver provato vero coinvolgimento e autentica emozione ieri sera, lo si legge a chiare lettere in quest’articolo.
Ho comunque ragione di credere che non sia stata la sola.
La platea era piena, il pubblico attento, i relatori veri protagonisti di un capitolo di vita e non di sparuti fogli di appunti.
Ogni spiegazione, introduzione e dichiarazione non ha avuto velature di sorta, ma chiarezza ed entusiasmo, fiducia e partecipazione.
La collaborazione si è subodorata nelle parole dietro il tavolo e nel silenzio sulle sedie: concentrazione, ammirazione e approvazione.
Siamo tutti fieri di poter assistere a un evento miracoloso in questo Paese, la proposta in atto, già al lavoro, e non la fattività in cassa integrazione e il manifesto al potere.
Forza ‘Terra d’Otranto’!