di Pompea Vergaro
L’artista Silvana Bissoli dà la parola agli ulivi porgendo l’orecchio a
Quello che gli ulivi ci dicono…
Con la personale Quello che gli ulivi ci dicono… l’artista imolese Silvana Bissoli, nello spazio espositivo lungo le stanze del prestigioso ex Convento di Sant’Anna, a Lecce, racchiude e chiude, con 26 opere, un percorso per cominciarne uno nuovo, nel suo continuo e inesauribile pirografare… per continuare a scoprire e catturare le essenze arcaiche dell’ulivo e vivere pienamente la contemporaneità.
L’artista, ogni volta che giunge nel Salento, ne vive così intensamente i respiri, che abilmente, riesce a condurre lo spettatore… sulle orme di una terra arcaica, generosa, ma esigente, per narrare di viaggi e di soste, di gioie e di dolori, di abbandoni… in un continuo pirografare.
Il pirografo è il suo strumento per eccellenza, è la scrittura col fuoco, una tecnica d’incisione antichissima che giunge dal mediterraneo. Gli ulivi sono i suoi soggetti prediletti, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, altrettanto abitanti del mare nostrum.
Quello che gli ulivi ci dicono… è una ricerca nel percorso della propria esistenza; in realtà Silvana Bissoli va a cercare e a ri-trovare gli ulivi, si inebria dei loro cambiamenti, ma anche delle nuove scoperte, scovando luoghi sconosciuti e poco praticati. Ogni volta che giunge nel Salento, coglie sia i loro silenzi, sia il vento che ora li accarezza, ora li scuote.
E nelle misteriose piane sassose, il mare, non lontano, anche se non sempre del tutto visibile, fa la sua parte, perchè regala spesso e volentieri venti impetuosi con i quali gli ulivi, quasi imperturbabili, hanno imparato a convivere e affrontare, in un continuo annodarsi, piegarsi e rialzarsi.
Ogni volta l’artista, gioiosamente li fotografa per poi affidarsi… all’Arte che si manifesta nella sua piena magnificenza e unicità!
Nella sua ultima produzione questi “millenari” acquistano nuove spazialità, divenendo tridimensionali, quasi … delle installazioni.
Silvana Bissoli di “questi esseri” non può più farne a meno per questo ritorna sempre nel Salento, ci invita a fare una passeggiata ammirandone i tronchi e le folte chiome e, con un profondo atto di generosità, prova a dargli la parola, invitandoci a porgere l’orecchio a… Quello che gli ulivi ci dicono!