di Mino Bianco
Quello che mi diceva. Come mi rimproverava. Come mi calmava.
Sono anni, da quando vivo solo, che confido in Lui.
Ormai sono un essere completamente legato a questo elemento.
Non credevo a quelle storie nelle quali si dice che alcune persone possano legarsi tanto al Mare, come se fosse una persona. Ma poi crescendo e conoscendoil genere umano ho cambiato idea.
Quante volte ho preso la mia macchina, così all’improvviso, senza chieder niente a nessuno e mi sono diretto da Lui. A confidare i miei segreti, a farmi sgridare con le sue onde oppure a farmi calmare con la sua tranquillità.
Quante volte lo sconosciuto mi ha visto parlare con Lui, come se potesse rispondermi con la mia stessa lingua.
Magari un cuore meno sensibile a leggere quello che spesso faccio potrebbe prendermi come un pazzo, e se dovesse essere così sarei felice di essere reputato come tale. I folli sono sempre i migliori perkè se ne fottono del Mondo e fanno quello che vogliono. Liberi nella loro pazzia, anche se poi questo diventa a sua volta una prigione.
Ma meglio prigionieri della propria pazzia che delle leggi altrui.
A me il mio Mare manca.
Qualche settimana fa ero in “dolce compagnia”, così poco dolce che è sparita subito dalla mia Vita. Erano settimane che non vedevo la sua immensità e in quella serata ho detto “stasera andiamo al Mare, perchè mi manca”.
Sicuramente l’altro orecchio l’avrà interpretato come “andiamo ad appartarci per fare le cose nostre” (cose che ovviamente non ci sono state -.-’ ) e invece io davvero lo volevo vedere, volevo sentire la sua voce. Ma non era la stessa cosa. Il cuore che era con me era talmente poco sensibile che mi ha persino detto “io non esco dalla macchina che fa freddo”.
Al mio fianco era scontato che non potesse rimanerci.
Ma io sono uscito, sono andato da lui e mi ha sussurato delle piccole cose.
Io e il mio Mare.
Quante lacrime ha visto?
Quanti segreti miei conosce?
Quante bestemmie ha sentito dalla mia bocca?
Ricordo solo che quest’ anno è stato il più compleanno della mia Vita, perchè alla mezzanotte eravamo solo io, Lui e le nostre conversazioni. Tre ore a parlare. Da soli, come due amanti possono fare. Il giorno dopo con gli amici e sguazzare sotto la Luna.
Io e il mio Mare.
Quanto prima devo andare a salutarlo.
Come si dice: prima o poi si ritorna da dove si è venuti, è quello è il posto dove io sono nato.
Mi manchi.
il mare è sempre magico. anche il più sudicio. ma per avere un mare come quello del salento… a parte alcuni punti in sardegna… bisogna andare moooolto moooolto lontano ;)
manca talmente tanto anche a me che ne sento fisicamente la necessità di andarlo a ritrovare