sabato 2 giugno h. 20,30
nell’ambito della manifestazione Borgo in Festa
Frantoio Turi Borgagne (Le)
presentazione del volume
Sulle orme di Idrusa
di Wilma Vedruccio
Intervengono: Giuliana Coppola, Luigi Chiriatti, e Lucio Toma.
A seguire: Letture a cura di Wilma Vedruccio e musiche a cura di Rocco Nigro.
L’Idrusa di Wilma Vedruccio è l’Idrusa inventata dalla compianta Maria Corti, quella donna d’Otranto davvero – trasfigurata dalla storia al mito – Idrusa è la ribelle. La donna ribelle. La donna ribelle otrantina per antonomasia. Che rifiuta le convenzioni della sua comunità. «Lotta nella contraddizione – scrive Toma – soffre, e impara a non fuggire dall’umano, anzi si china sugli occhi infuocati della passione e su quelli cupi e troppo dolci del dolore».
Figura femminile antica, questa Idrusa. Figura d’oggi: Idrusa. Un’immagine che addirittura Nigro riesce a render in fili di musica. Sulle orme di Idrusa, sempre e ancora. (Nunzio Festa – Kultunderground)
Protagonista del racconto di Wilma è Idrusa, personaggio di donna otrantina creata da Maria Corti e trasfigurata dalla storia nel mito. Quella raccontata da Wilma è quasi un’epopea e Idrusa ha la potenza di un’eroina della classicità: è senza età, non è soggetta alle categorie del tempo e dello spazio, incarna l’archetipo di donna proviene dal passato e si proietta indomita nel futuro. Idrusa ci riporta alla mente il ricordo di donne eccezionali, dotate di una straordinaria e inquietante personalità che si esterna nei rapporti interpersonali o che emerge a livello della coscienza individuale.
Idrusa ha la stessa forza di Didone innamorata, che per amore mette in discussione il suo ruolo di regina e sempre per amore decide di uccidersi sulla spada di quello che è stato il suo uomo pur di non rinunciare a nulla di se stessa. Ogni scelta di Idrusa sembra scaturire da un sentimento di inadeguatezza, dalla percezione del divario incolmabile tra lei e la realtà circostante: Idrusa si ribella alle convenzioni della sua intera comunità, stretta tra esigenze razionali e istanze emotive. Ma Idrusa non cede il suo cuore, non si rassegna, rivendica la sua anima e la sua intelligenza, resiste fino a incontrare l’amore e la passione sfrontata, che stravolge il cuore e imprime una svolta decisiva e irreversibile alla sua esistenza.
Al libro è allegato il CD con il racconto di Idrusa letto da Wilma, che ci porge la sua voce con il giusto pudore, senza pretese attoriali, ma lasciandosi trasportare, come è naturale per l’autrice, dal desiderio del racconto. La musica di Rocco Nigro segue con grande sensibilità il disegno di Wilma, amplifica le emozioni, sa allontanarsi fino a farsi bordone, oppure sa far danzare a fianco della voce il proprio tema. Personaggi del libro sono anche Otranto, il profumo del mare, i colori di certe albe, gli odori delle erbe, il Salento dei tratturi e delle pietre parlanti, civette dagli “occhi dolci come lampade a petrolio”.
“Figure femminile antica , questa Idrusa. Figura d’oggi:Idrusa.
Un’immagine che addirittura Nigro riesce a rendere in fili di musica….”dice Nunzio Festa ed è così…fili di musica la musica di Rocco. Grazie
Ancora grazie maestra per questo dono, un piccolo capolavoro che ho avuto il piacere di leggere, ma soprattutto di ascoltare!
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