di Woodi Forlano
Reclamiamo il Salento quale terra di cultura della pace e del saper vivere comune,
reclamiamo il Salento quale terra di lavoro e solidarietà,
reclamiamo il Salento quale terra dignitosa e sincera,
reclamiamo il Salento quale esempio etico di fraternità, condivisione e prosperità per il futuro di coloro che ci vivono, lo amano, lo portano nell’anima e nei ricordi.
Brindisi degli amori, Brindisi dei terrori, Brindisi degli orrori, Brindisi porto di sbarco di cuori.
Se la legge dell’odio ha scelto Brindisi per un bagno di sangue, che scritta con lo stesso sangue sia la nostra risposta:
Noi salentini disconosciamo queste dinamiche del potere violento, accaparratore, disumano, spietato
La cultura del terrore non ci appartiene!
Di noi direte che siamo trasparenti come il nostro mare.
A noi chiederete sorrisi e vino di cui abbondiamo.
Da noi scoprirete che il sangue scorre nelle vene e non sui marciapiedi.
Con noi constaterete che qui la morte è sempre domani ed il ricordo sempre oggi.
Per noi grida oggi l’indignazione, perché noi siamo senza parole.
Perfetto manifesto di un sentimento collettivo.
Woodi non usa mezzi termini, Woodi scandisce la rabbia e la rivendicazione di un’umanità che ancora ci appartiene e mai dovrà lasciare inerte ogni millimetro delle nostre membra.
Difficilmente ho potuto leggere una virtuosa sfilata di ‘parole nobili’ come tra questi righi di Forlano, pace, solidarietà, dignità, fraternità, condivisione e prosperità, quello che in breve è racchiuso nella frase madre scelta dallo stesso scrittore a racchiudere tutto: IL SAPER VIVERE COMUNE.
Dobbiamo ricominciare a saper vivere come un tempo si faceva senza alcuno sforzo. L’immagine di un sangue reclamato nelle nostre vene e non sui marciapiedi è folgorante, a forte impatto emotivo proprio perchè richiama la peculiarità del popolo salentino, l’animosità guerriera di chi ha usato le proprie mani per risollevarsi e per risollevare l’altro. La fame e l’ignoranza hanno talvolta armato quelle stesse mani di rabbia e di ribellione, mai di viltà e d’infamia.
Grida pure in ogni lingua queste sacre verità, Woodi, gridale perchè i nostri cuori stravolti e induriti possano ricordarsi che si parla di loro e che quindi sono tenuti a dare al mondo la risposta che meglio conoscono, la libertà!
Trovo giusta e opportuna questa appassionata difesa dell’essere salentini…” di noi direte che siamo trasparenti come il nostro mare”…è opportuno dirlo nelle lingue del mondo perchè il Salento è a pieno titolo nel mondo, con la generosità della sua popolazione e con le debolezze proprie dell’umanità ad ogni latitudine.