di Giuseppe Candido
L’esistenza della confraternita è documentata nel 1711, come si evince dai verbali redatti dal Vicario Capitolare Tommaso De Rossi. Nello stesso periodo, precisamente nel 1715, è documentata la commissione della statua lignea della Vergine del Rosario a spese della confraternita, sotto l’arcipretura di Don Andrea Tommaso Lecci.
La statua è opera dello scultore napoletano Nicola Fumo. Alla confraternita del SS. Rosario fu riconosciuto lo scopo esclusivo o prevalente di culto con Decreto Regio del 16 ottobre 1934; è quindi a tutti gli effetti un ente ecclesiastico civilmente riconosciuto.
Dalla seconda metà del Secolo scorso il Sodalizio ha rischiato l’estinzione a seguito di una grave crisi di adesioni, successivamente, grazie anche alla facoltà concessa dal Vescovo di non indossare durante i cortei il tradizionale abito, si è avuta una ripresa. Attualmente la confraternita conta circa 210 iscritti e gestisce una tomba sociale, che negli ultimi anni è stata ampliata ed abbellita per dare degna sepoltura ai propri assistiti. E’ retta da un Consiglio di Amministrazione, eletto ogni cinque anni come prevede lo Statuto.