di Stefano Manca
Il bel sole pugliese di oggi ha provocato la prima gitarella al mare della stagione. L’estate è iniziata ad aprile, alla faccia del calendario e delle rivoluzioni attorno al Sole. Tra i commensali di questo pranzo sulla scogliera molte facce nuove. Mentre aspettavamo che il forno svolgesse il suo dovere, cioè riscaldare lasagne, i nuovi si sono messi a parlare dell’inverno intensamente trascorso nello svolgimento di delicate attività. Infatti è partito un dettagliatissimo reportage su tutte le palestre della provincia. Tutti davano voti ai trainer, alle strutture, ai cessi, agli iscritti. Una preparazione da brivido. Io ovviamente tacevo poiché la mia palestra quotidiana è quella di rincorrere autobus. Non so se i miei addominali siano pronti per il mare ma vi assicuro che i pendolari meridionali, quanto a sport, non hanno rivali. Una delle presenti, probabilmente laureata in storia dell’aerobica, per dirla con Woody Allen, mi ha chiesto quale palestra frequentassi. Quindi, ho pensato, le ipotesi sono due. O possiedo un fisico talmente bestiale, come cantava quell’altro, che dà per scontato che io frequenti una palestra. Oppure, semplicemente non riesce ad immaginare un essere umano senza palestra. Le ho detto che non vado in palestra e che non ci sono mai andato in vita mia. In compenso però sto facendo una raccolta punti con le merendine e ci vogliono settecento punti per vincere una cyclette. Quindi, ho detto, sto mangiando molte merendine per poter raccogliere molti punti e avere finalmente una cyclette che mi servirà per smaltire le merendine che ho mangiato per vincerla. La ragazza era affascinata dalla mia risposta, per nulla sfiorata dall’idea che fosse una battuta. Poi con tono peccaminoso mi ha chiesto se conoscessi un certo locale di Lecce. Sempre con tono peccaminoso, ha specificato che si tratta di un posto frequentato dalla Lecce bene e tutti lì vestono Gucci. Le ho detto che di questa Lecce bene sento parlare solo nei fascicoli della Procura di Lecce.
Quando Stefano si merita un “Grande!!!!!” bisogna farlo in coro da stadio! Ahimè, è vero purtroppo che molti vivono per apparire e me ne accorgo sulle spiagge, soprattutto in Salento, dove non trovi un ragazzo peloso neanche a pagarlo a peso d’oro (e il costo sarebbe davvero notevole dato l’allevamento di muscoli che vedo in giro); per le donne lo darei per scontato. Mai un andamento rilassato e spontaneo, ma spesso e volentieri passerelle da culturista o da Miss Universo. Rido perchè “Il mondo è bello perchè è vario!” e, a dirla tutta, Stefano, mi piacerebbe che fosse un po’ più varia e intrigante la varietà di cervelli e di originalità naturali e non costruite che ci perseguitano. P.s. Io la battuta delle merendine l’ho capita subito: se mi incontri sulla spiaggia magari mi riconoscerai, non sono vestita Gucci ma firmata Mar Jonio!
grazie Raffaella :-) ci vediamo in riva allo Ionio, quindi :-)