Palmariggi, martedì 6 marzo 2012
FESTA DELLA MADONNA DI COSTANTINOPOLI
nota come “Matonna du Munte”
La cappella della Madonna di Costantinopoli sorge fuori dal centro abitato di Palmariggi, in campagna, su di un’altura, e deve ritenersi molto antica. L’edificio è un rarissimo esempio, fortunatamente conservato, di edificio religioso di epoca medioevale.
In tale cappella per molti secoli si celebrarono le sacre funzioni fino a quando, intorno al 1840 o 1848, fu interdetta dall’Arcivescovo di Otranto Monsignor Vincenzo Morelli a causa dello stato precario della costruzione e delle limitate dimensioni.
Tra la fine del XIX secolo e gli inizi del successivo la nobildonna Carmela Elia, moglie del patrizio di Palmariggi Don Gabriele Modoni, essendo devota della Vergine di Costantinopoli, a proprie spese fece ristrutturare e imbiancare la cappella, ricostruire il piccolo altare e restaurare l’affresco della Vergine; dotò, inoltre, la cappella di una porta e donò per gli usi sacri tovaglie per l’altare e altri oggetti. Quotidianamente la nobildonna si recava sul luogo e per devozione si preoccupava di accendere e far ardere le lampade.
È da notare che la devozione alla Madonna di Costantinopoli era molto radicata nella nobile famiglia Modoni, tant’è che nella Chiesa Madre, sull’altare di San Giuseppe eretto dagli avi di quella famiglia, come è evidenziato dallo stemma gentilizio posto in alto, vi è al di sopra una piccola nicchia con dentro l’immagine della Madonna di Costantinopoli.
Per antica tradizione ogni anno, il primo martedì del mese di Marzo, festività della Madonna di Costantinopoli, i fedeli devoti di Palmariggi si portano in processione (ore 16.00) dalla Chiesa Madre del paese alla cappella, dove il parroco, quest’anno don Michele Cursano celebra una Santa Messa.
Nella campagna circostante, tra il verde degli ulivi, su prati ormai invasi da pratoline e altri fiori spontanei, chiaro segno dell’incipiente primavera, la Pro Loco “Montevergine” mantiene viva la tradizione di consumare, per l’occasione, il panino con la mortadella e il provolone, il pane di grano – cotto nel tradizionale forno a legna – con i “pimmitori scattarisciati”, l’uovo sodo nel sale e nel pepe, le crostate; il tutto accompagnato da un salutare bicchiere di vino, godendo dei primi raggi di sole primaverile e allietati dall’ameno panorama.
(fonte: Pro Loco ‘Montevergine’ Palmariggi)
anche a Collemeto il 6 marzo si festeggia la Madonna di Costantinopoli
Sono uno del posto, che purtroppo da tanti anni vive lontano da Palmariggi, ma ancora oggi ricordo con nostalgia quando da ragazzi si andava a fare la mangiata. A tutti i parmaricioti un caloroso saluto D.