di Paolo Vincenti
Te le “Cennareddhe” … a Pasca (riti, tradizioni e suggestioni della Quaresima gallipolina), è il titolo del volume, edito dal Santuario Maria Ss. del Canneto,con il patrocinio del Comune di Gallipoli, a cura di Luigi Tricarico, con la collaborazione di Cosimo Spinola. Il libro offre uno spaccato delle tradizioni popolari gallipoline, con riferimento al periodo pasquale. Luigi Tricarico, o Mba Pì, come è conosciuto da tutti a Gallipoli (con il suo soprannome si presenta anche sulla copertina del libro) , è un infermiere professionale che presta servizio presso l’Ospedale di Gallipoli, ma è anche, da molti anni, un infaticabile promotore culturale, scrittore, attore ed ex animatore della Associazione culturale Comunità del Canneto. La sua precedente fatica si intitolava Perle di ieri ed era un viaggio affascinante attraverso curiosità, usi, costumi, tradizioni, proverbi, indovinelli, filastrocche e giochi, superstizioni, preghiere, ricette e canzoni del popolo gallipolino, con una accurata Prefazione di don Pippi Leopizzi. Questo libro prendeva le mosse da una simpatica iniziativa culturale che va avanti a Gallipoli dal 1991, cioè il calendario Cantu de caddhuzzu, realizzato interamente in vernacolo gallipolitano dalla Comunità del Canneto.
Con questo nuovo libro, che reca una Prefazione di don Antonio Pisanello, Tricarico approfondisce quel lungo periodo che va da Mercoledì delle Ceneri fino al Lunedi di Pasquetta. La Settimana Santa gallipolina con tutti i suoi riti è, forse, la più ricca e suggestiva, insieme a quella di Taranto, di tutto il Salento.
Il curatore apre varie finestre sul Mercoledi delle Ceneri e l’inizio della Quaresima, sul Venerdi dell’ Addolorata, sulle processioni gallipoline ed il loro complesso apparato sacro e votivo, sulle preghiere e sui riti della Settimana Santa con la lunghissima liturgia del Giovedì Santo, del Venerdi Santo con le sue Processioni, del Sabato Santo, mettendo anche in relazione i festeggiamenti del presente con quelli del passato, fino ad arrivare a Pasqua con tutte le sue tradizioni gastronomiche e al Lunedì dell’Angelo.
La peculiarità di questa pubblicazione è il suo corredo fotografico che documenta, quanto e più del testo, i riti della settimana santa gallipolina. Molte foto sono state realizzate con la tecnica digitale che riproduce le immagini con una altissima definizione. Questo libro, molto venduto a Gallipoli, completa la già doviziosa bibliografia locale sulle tradizioni popolari gallipoline. Molte di queste consuetudini che andavano scomparendo oggi sono state riprese, anche con finalità turistiche ed economiche.
Gallipoli, ormai da tempo, ha compreso la portata del proprio patrimonio culturale ed ha dato, negli ultimi anni, libero sfogo a quelle potenzialità inespresse che aspettavano solo di essere valorizzate, a vantaggio della città e della propria gente.Il Carnevale gallipolino, i riti della Settimana Santa, la festa di Santa Cristina ed anche il Premio Barocco sono stati, in questi ultimi anni, volano di sviluppo e benessere per il paese. Ma il merito è anche dei suoi operatori culturali, come Mba Pì, fiero della propria gallipolinità, che contribuiscono a far conoscere a tutti i segreti e la magia della Città Bella.