a cura di Stefano Donno e Luciano Pagano
Il caso editoriale dell’anno è il libro di una ventiseienne salentina, Vittoria Coppola: Gli occhi di mia figlia (Edizioni Anordest/Lupo Editore). A dirlo non una giuria di intellettuali, ma la rete, a suon di voti, più di 160.000 per la precisione. A proclamarla la redazione del Tg1 con un servizio che andrà in onda domenica 5 febbraio dopo il Tg delle 13:30 su RAI1.
Ogni anno in gennaio la rubrica libri del Tg1, “Billy il vizio di leggere”, in onda la domenica in coda al tg delle 13:30, indice un concorso per eleggere il miglior libro dell’anno. L’incoronazione del vincitore di quest’anno è attesa domenica 5 febbraio, quando sarà messo in onda il servizio su Vittoria Coppola, autrice di “Gli occhi di mia figlia” (Edizioni Anordest/Lupo Editore). Il concorso è semplice: la redazione sceglie 10 titoli e li getta in pasto alla rete, dando la possibilità di votarli direttamente dal sito de Tg1. L’anno scorso l’ha spuntata Antonio Pennacchi, quello precedente Roberto Saviano.
UN TALENTO DALLA RETE
Quest’anno, dopo 581.000 voti (record della trasmissione), vince Vittoria Coppola, classe 1986, con “Gli occhi di mia figlia”, edito da Edizioni Anordest e Lupo Editore. Dietro di lei, tra gli altri, gente come Carofiglio, Maraini, Buttafuoco, Pansa. Sorprendente è dir poco. Oltre il 28% di preferenze significa oltre 160.000 clic a favore di un libro che, in qualche modo, ha scatenato un furioso passa parola nella rete che ha decretato la vittoria di Davide contro Golia, sparigliando le carte e rovesciando facili pronostici. Vittoria Coppola quindi non solo è una giovane scrittrice che promette di essere uno dei casi letterari del 2012, ma rappresenta la versione italiana nel campo editoriale di una delle tante storie ormai diffuse a livello mondiale di successi figli della rete e del passaparola.
LA RAGAZZA DELLA PORTA ACCANTO
Già docenti universitari si lanciano ad analizzare il fenomeno, ma forse la chiave è nella simpatia anche telemantica che Vittoria Coppola ha saputo trasmettere, oltre che nei confronti della storia da lei raccontata, che “parla di un rapporto conflittuale tra madre e figlia, dal respiro classico ma di una freschezza contemporanea”, anche nei suoi personali confronti: è la ragazza della porta accanto, che pubblica un libro per un editore indipendente, che senza raccomandazioni ottiene una possibilità, quella di confrontarsi con grossi nomi del mercato editoriale, e li straccia.
SEMPRE PRIMO
Per i maligni e per i curiosi che si chiedono come Vittoria Coppola e il suo “Gli occhi di mia figlia” possa essere arrivato alla selezione fatta da Billy e dalla redazione del Tg1 la spiegazione è semplice: lo stesso conduttore, Bruno Luverà, ne aveva letto, e bene, nella rete. Ancora una volta lei, la rete. Il giornalista si è poi appassionato tanto alla storia e alla scrittura, alla sua freschezza, che ha convinto la redazione a cambiare un po’ il concorso, ai soliti dieci in lizza per il titolo di miglior libro dell’anno ne ha voluto aggiungere un unidicesimo, figlio proprio della rete, a svecchiare una formula che già nella sua apertura al voto on line dimostra la disponibilità a rischiare e rinnovarsi. Sin dall’inizio “Gli occhi di mia figlia” si è imposto in cima alle preferenze, salvo alcune discese al secondo posto. C’era nell’aria sin dal principio che stesse accadendo qualcosa di inaspettato. Così è stato: Vittoria Coppola si ritrova ad essere l’autrice del “Miglior libro dell’anno”.
VITTORIA COPPOLA
Nata nel1984 a Casarano in provincia di Lecce, Vittoria Coppola è laureata in Lingue e Letterature straniere e lavora come receptionist in un albergo del Salento. “Gli occhi di mia figlia”, un romanzo breve di meno di 150 pagine, racconta con freschezza un intrigo familiare, al centro il rapporto tra madre e figlia. Una storia che piace, semplice e mai banale, i sentimenti al centro dell’azione. Uno di quei libri che una volta chiuso lascia qualcosa nel lettore, non è acqua fresca, ma pura.
UN CASO EDITORIALE
Ora per il libro si apre una nuova vita. Ad editarlo Edizioni Anordest e Lupo editore, due editori indipendenti, l’uno veneto, l’altro salentino, fuori dai grandi gruppi editoriali ma distribuiti a livello nazionale. “Gli occhi di mia figlia” potrebbe arrivare in classifica, già la prima ristampa porta a 10.000 le copie diffuse. Nel frattempo il fenomeno Vittoria Coppola sembra già essersi consolidato: ennesima creatura di talento cresciuta in quel Salento che ultimamente ha saputo generare in campo artistico nomi che si sono imposti a livello nazionale, manifestazione di un rinnovamento culturale, di un territorio dove si è in grado di trasformare la cultura in sistema. Già un quotidiano le ha offerto una rubrica, già in cantiere un nuovo libro, nel frattempo il “Gli occhi di mia figlia” si prepara ad essere uno dei casi editoriali di questo 2012.
Un commento a Domenica 5 febbraio il Tg1 incoronerà la scrittrice Vittoria Coppola