Ancora un’emergenza nel Salento. Questa volta parte dal gruppo operante su Facebook, gli “Indignados Poggiardesi”, che rendono nota la lottizzazione prossima all’ormai celebre Parco archeologico dei Guerrieri, a Vaste, sulla strada che porta a Cocumola.
Gli 11mila metri quadrati in zona “Melliche” (sito ben noto a livello internazionale per gli importanti reperti di epoca messapica in esso sono stati rinvenuti) non lasciano tranquilli, nonostante le apparenti rassicurazioni del sindaco di Poggiardo, Giuseppe Colafati, che dichiara in una intervista: “l’amministrazione comunale da me rappresentata osserverà la massima vigilanza sul rispetto, da parte dei titolari della lottizzazione, dei rilievi e delle prescrizioni avanzate nel tempo dalla Soprintendenza ai beni archeologici della Puglia (con sede a Taranto). Nello specifico, si tratta – continua il sindaco – di un Piano di lottizzazione adottato dal Consiglio comunale di Poggiardo nel gennaio del 2002 e approvato, senza alcuna osservazione-opposizione, in via definitiva il 24 luglio sempre del 2002. Negli anni, tale piano è stato sottoposto al vaglio della Soprintendenza la quale ha verificato attraverso dei saggi, cioè delle indagini preventive, l’eventuale presenza di reperti archeologici o altro materiale di pregio. Dopodiché lo stesso ente ministeriale, raccogliendo tutti i dati, ha trasmesso ai privati interessati e al Comune una serie di prescrizioni alle quali coloro che lottizzeranno, dovranno attenersi”.
Il popolo di Internet non sembra tuttavia rasserenarsi, neppure leggendo sul cartello pubblicitario che “indagini archeologiche” sull’area sono state “già effettuate”. La vicinanza all’ormai celebre Parco dei Guerrieri fa molto dubitare sull’operazione, temendo inevitabili contaminazioni ambientali e paesaggistico.
Tra i diversi interventi riportiamo una breve nota di Oreste Caroppo, da anni in prima linea per affrontare e contrastare le diverse emergenze ambientali del Salento.
VASTE è la nostra POMPEI !
I reperti trovati in quella contrada rurale, contrada Melliche, sono il fiore all’ occhiello del Museo Archeologico di Vaste e oggetto di pubblicazioni internazionali di archeologia e storia antica.
http://siba2.unile.it/scuola_archeo/depositi.html
E sul “cartello dello scandalo” che invita ad acquistar lì casa e divenire complici dello scempio, si ha pure il coraggio di scrivere “indagini archeologiche già effettuate”, ben sapendo dunque, e tentando inutilmente di scongiurare, l’ estrema criticità dell’assurdo intervento!
Proprio pochi mesi fa è stato inaugurato, lì, il parco archeologico di Vaste, “Parco dei Guerrieri” chiamato, con copiosi soldi pubblici, e ora ci vorrebbero costruire dentro o nel cono visuale dello stesso, da proteggere invece paesaggisticamente per le sue suggestioni arcaiche importantissime per la fruizione della nostra Pompei !