di Paperoga
Utile memento a me e a chi so io che, se seguito alla lettera, potrà apportare significativi risparmi alle casse familiari, ed evitare furibonde litigate con lancio di piatti, coltelli, mobili e fioriere.
1) Ogni volta che si esce da una stanza lasciando la luce accesa, muore un panda in Cina.
2) La lavatrice si mette in funzione dopo le 19. Piscerò personalmente su ogni capo lavato sfruttando la sanguinosissima tariffa mattutina, e la mia rugiada color paglierino laverà l’onta del sovrapprezzo pagato.
3) La prima cosa da fare appena svegliati è tirar su la serranda e ringraziare chi di dovere per la luce gratis che ci è concessa. Ripetere l’azione in tutte le altre stanze. Ogni volta che si vaga di giorno per una casa a serrande abbassate e luce accesa, un iceberg si distacca dalla banchisa polare e finisce addosso ad una ventina di pinguini inermi provocando una strage.
4) L’acqua è eterna? NO. Perchè la doccia dovrebbe esserlo? Allo scadere del 9° minuto consecutivo di acqua a palla, un coccodrillo è autorizzato ad uscire dall’attiguo gabinetto.
5) Lavarsi i denti con l’acqua che scorre a garganella, in un mondo perfetto, dovrebbe essere punito con la catapulta. Ma mi accontenterei dell’estrazione forzata di un dente ogni volta che capita. Alla 32° estrazione, in regalo una più economica dentiera.
6) Il riscaldamento centralizzato è un abominio che grida vendetta a Cristo. Pagare di tasca propria migliaia di euro per curare i reumatismi dei vicini è una crudeltà che solo Hitler o Stalin avrebbero meritato. Certo non io. Ma visto che ce lo siamo beccati, su acqua e luce bisogna instaurare un ferreo consumo da carcerati.
7) In una casa in affitto arredata in cui ci si resterà presumibilmente solo un annetto, il bugdet per personalizzarla è pari a 4,50 euro.
8) Ogni volta che si lascia un Led rosso acceso, un visone viene scuoiato vivo da un cacciatore in Canada.
9) I buoni pasto non sono premi vinti con i punti dell’Esselunga, ergo vanno spesi con saggezza senza sentirsi Pretty Woman con in mano la carta di credito di Richard Gere. Per ogni bene voluttuario comprato con un buono pasto in un impeto di shoppingmania, un bimbo indiano viene costretto a cucire palloni a Bombay.
10) Uscendo da casa controlla di aver spento lo spegnibile. Per ogni luce accesa dimenticata, la profezia Maia si accorcia di un mese.
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Utile decalogo per la nostra sopravvivenza in tempi di crisi, ma è utile farlo conoscere anche e soprattutto negli ambienti extradomestici dove lo spreco quotidiano è sotto gli occhi di tutti: scuole, uffici pubblici e privati, negozi, boutique e supermercati, musei e chiese. Vedere le porte aperte di certi negozi e non resistervi dentro oltre cinque minuti per il calore che avvolge è davvero scandaloso! Solo perchè loro possono pagare non possiamo permettere comportamenti che limitano fortemente l’utilizzo di risorse collettive. Quando porremo i necessari limiti di consumo a questi consumatori sperperoni?