di Paolo Rausa
“notturni” comprende sette racconti erotici di Sebastiano Vilella, già pubblicati negli anni ‘90 a puntate sulla rivista “Blue”. Le ambientazioni noir e lo stile dai neri densi e dalle luci intense di rimando, i volti che tendono al grottesco, trasfigurati nella tensione erotica, sono i tratti caratteristici delle strisce del celebre autore barese. L’erotismo, che si insinua pre/potentemente nei personaggi e che ad una prima lettura sembra travolgerli, in realtà rappresenta un appiglio di vitalità, l’estrema affermazione di una umanità derelitta e socialmente perduta. Sottolineare questo aspetto è importante perché essi sembrano vivere al limite della desolazione e popolare i bassifondi dell’ultimo scalino sociale e, invece, sono umanissimi ed esprimono, pur attraverso pratiche estreme di rapporti sessuali spesso violenti, proprio in questo modo i loro desideri, le passioni e in fondo il diritto alla felicità, quando tutto sembra congiurare contro.
Così in “andante spiantato” il filo del racconto è affidato a Nazim, un giovane immigrato, o meglio al caso nella vita di Cecilia che è alla continua e deludente ricerca di un amore e di affetto. Trova appagamento nel sesso, ma questo non soddisfa la sua ansia di vitalismo. L’irrequieta Cecilia assume così la funzione di metafora della nostra società che cerca perenne e disperato soddisfacimento nell’esotico e nello straniero. Gli ambienti cupi sottolineano lo stato d’animo della giovane donna e il tratto marcato delle figure evidenzia lo scarto fra il desiderio e l’aspirazione all’appagamento, dolorosamente concluso.
Mentre in “autunnale” una giovane coppia ricerca il piacere al di fuori del rapporto coniugale e sembra trovarlo in nuovi partner, ma il desiderio e la penetrazione dei corpi svelano poi il vuoto dei sentimenti, salvo la loro riconsiderazione dopo una cocente sconfitta.
“hiver” è l’amore di coppia. E’ Luisa – il ruolo delle donne qui è sempre cruciale – a cercare fuori dal loro rapporto amori fugaci e prezzolati. A nulla valgono i tentativi di riappacificazione dell’ex-compagno, che non ottengono i risultati desiderati. Solo attraverso una prova squallida capiranno che è possibile riavviare su nuove basi il loro rapporto.
In “mia madre non mi capisce” anche i rapporti generazionali subiscono il degrado morale, oltre il quale non resta che la fine violenta. Il sesso fa degenerare l’umanità in questo rapporto filiale, corrompe le anime e prelude inevitabilmente alla tragedia.
Nell’“l’imbecille” al giovane padre non è consentito neppure gioire nell’attesa della nascitura, coccolata nella pancia dalla madre che alla fine lo abbandona, perché lo ritiene incapace di adattarsi alla nuova situazione. Mentre egli riflette sulla desolazione del loro rapporto, è reso ancor più estraniato perché si confessa ancora innamorato di lei.
Nello strip “passaggi” l’uomo è alla mercé di due giovani donne che si amano sfacciatamente e che lo coinvolgono in un gioco di provocazioni erotiche, mentre l’oggetto del desiderio si defila in un’attesa senza tempo.
“l’apparenza”: con “Buonanotte, amore.” si chiude il breve racconto. Il desiderio dei corpi trova sfogo nei rapporti fra amici. La migliore amica della moglie dopo un breve corteggiamento non si sottrae all’amplesso appagando il desiderio di lui – ma non c’è pace! – e al rientro fa appena in tempo a notare la moglie che scende dall’auto di sconosciuto. Gli sovviene allora il ricordo a cui segue il rammarico di una vita una volta felice.
Sebastiano Vilella oltre all’attività trentennale di fumettista è famoso anche per quella di illustratore e pittore. La pubblicazione nel 2009 della graphic novel “Interno metafisico con biscotti”, ispirata alla vita del pittore Giorgio De Chirico, lo ha consacrato come uno dei maestri del fumetto d’autore italiano.
“notturni” di Sebastiano Vilella, b/n € 12,90 Edizioni Voilier di Maglie (Le), Collana Idolo, settembre 2011. Info: www.edizionivoilier.com, info@edizionivoilier.com.