di Sonia Venuti
“Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore.
Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio;
non è il momento dei bambini”
Una prova tangibile di questo mio esordire la possiamo trovare nell’ultima proposta di legge presentata alla quinta commissione della Regione Puglia per modificare la legge già esistente sulla tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della nostra regione, da parte del Consigliere Regionale Massimo Cassano.
Rammento ancora quando da ragazza qualcuno mi leggeva i passi della Bibbia relativi al Vecchio Testamento, allorquando dopo lo scatenarsi della furia degli elementi, dopo il Diluvio Universale, punizione inferta da Dio all’uomo per la sua stupidità, avidità e sete di potere, giunse in volo sull’arca di Noè una colomba, con un ramoscello d’ulivo in bocca.
L’ulivo il nostro patriarca verde, come giustamente qualcuno lo ha definito in qualche commento a caldo sulla proposta di legge, è presente nella vita dell’uomo da tempi immemori e da sempre lo ha sfamato e scaldato, e all’occasione è stato anche fonte di frescura, diventando segno di speranza e di rinascita.
A volte, passeggiando per le nostre campagne salentine tra distese sconfinate di uliveti, spesso mi capita di ascoltare il fruscio del vento fra le fronde argentate degli alberi e nella solitudine sublime di quel momento ascolto la loro carezza paterna, che mi dice che io appartengo, e mentre guardo quei grandi tronchi nodosi , segni tangibili dei secoli che sono trascorsi, sento tutta la mia fragilità umana, e m’inchino.
E’ questo l’atteggiamento che dovremmo assumere di fronte a queste piante secolari, portare loro rispetto e non al contrario invece auspicare azioni scellerate, come l’espianto senza controllo perché secondo taluni impediscono “lo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio”.
Ma quale sviluppo, quali infrastrutture! Ora va a finire che la causa della mancanza di sviluppo e di infrastrutture mai realizzate nella nostra regione è stata la salvaguardia dell’ambiente e dei nostri ulivi.
Spero in un ravvedimento generale su questa folle proposta, e chi è demandato a decidere riesca a sentire che l’essenza del suo essere uomo dei nostri giorni, è passata anche attraverso la presenza costante nel tempo di questi testimoni della nostra civiltà.
per sottoscrivere la petizione:
Concordo su tutto cara Sonia, siamo ormai oltre il paradossale.
Grande Pierpaolo….hai dato “visibilità” al mio pensiero…… emozionante….