di Donato Santoro
Forse qualcuno saprà dare una spiegazione del perchè di tale pesante intervento sul secolare uliveto salentino…
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Terra desolata, come entrare nell’Inferno dantesco. Un day after. Oppure, direbbe Totò, chissà questo stupido dove vuole arrivare! Più che capitozzatura, qui siamo alla decapitazione degli ulivi. Si potrà più dire inoltre “orto degli ulivi” di evangelica memoria? Ma forse l’unica spiegazione è quiddha ca lu patrunu te lu fondu è ‘ssutu pàcciu.
Orto degli ulivi sicuramente no , ma “morto degli ulivi” forse sì .
Forse si tratta di una infezione mentale perché quest’anno la stessa mozzatura di teste l’ho vista anche in più di un uliveto a Copertino. La prima volta l’avevo giustificata nel vedere che stavano recintando con muri altissimi il fondo (e infastidito di quel muro, a costruzione ultimata l’ho pure fotografato), ma poi la stessa scena l’ho vista altrove… Evidentemente bisogna abituarsi alle nuove tecniche… o follie umane!
Comunque, può darsi si facciano questi oltraggi per fini speculativi: la legna d’ulivo si paga a caro prezzo!
penso che siccome le olive non valgono più niente, costa di più un cappuccino al bar che un litro di olio. I contadini incominciano a prendersela con gli ulivi, tralasciando la proverbiale assistenza e dedizione che da millenni il contadino Salentino ha nei confronti del sacro ulivo. Ora lo incominciano a maltrattare. La cosa che alcuni non riescono a capire è che il prezzo dell’olio o delle olive non lo fa l’ulivo, ma viene fatto dai mercanti nel tempio. E’ lì che bisognerebbe intervenire, nel tempio!