di Paolo Vincenti
Al “canto” della paludata e un po’ sterile editoria culturale e storica salentina, Alessano risponde con il “Controcanto” di una agile ma preziosa rivista, fondata e diretta da un gruppo di giovani intellettuali del paese di San Trifone. Della serie “siamo piccoli ma cresceremo”. “Controcanto – Rivista Culturale del Salento”, nasce con alcuni numeri O nel 2004, con limitatissima foliazione ed ancor più esigue risorse finanziarie. Ma l’audacia e le penne di Raimondo Massaro, Patrizia Morciano, Antonio Ippazio Piscopello, Alfredo Massaro, Antonio Marzo e Francesco Primiceri portano la rivista a diventare un piccolo punto di riferimento per appassionati e studiosi di storia alessanese e del Capo di Leuca.
Al primigenio gruppo di lavoro si unisce Sergio Torsello, che firma la rivista come Direttore Responsabile, e dà un apporto notevole, grazie alla sua vastissima conoscenza storica e antropologica, che distilla in brevi ma intensi saggi che appaiono di volta in volta sulle pagine di Controcanto. Anche Antonio Caloro, decano degli studiosi alessanesi, benedice la rivista e la nobilita con il suo contributo. La rivista nei suoi numeri si occupa del culto di San Trifone, protettore di Alessano (Raimondo Massaro), della storia messapica della frazione Montesardo ( ancora Raimondo Massaro), di Placido Boffelli, fra i più noti architetti scultori pugliesi del XVII secolo (Antonio Marzo), dell’antico casale di Provigliano (Alfredo Massaro), di Piero Panesi, pittore alessanese scomparso nel 1990, (A.M.Marzo e Patrizia Morciano), della signoria dei Gonzaga su Alessano nel Cinquecento ( Raimondo Massaro), degli Alessanesi di Anders,vale a dire un contingente di soldati polacchi che, durante la seconda guerra mondiale, fecero stanza ad Alessano, cui Antonio Caloro ha recentemente dedicato un libro ( “Gli Alessanesi di Anders. Un liceo-ginnasio polacco in Alessano. 1945-1946”, Gino Bleve Editore 2006), con un dibattito, sulle pagine di Controcanto, fra Mario Quaranta e lo stesso Caloro.
Scorrendo i vari numeri della rivista, Antonio Piscopello si occupa di molti alessanesi illustri, come Antonio Amoroso, tra i primi maestri delle scuole pubbliche di Alessano nel XIX secolo, del partigiano Negro Arturo Rosario (1917-1948), di Francesco Antonio Duca, ultimo vescovo di Castro del Settecento, delle Società Segrete nella Alessano del XIX secolo, e della “Nobile Accademia di Santa Teodora Imperatrice”.
Sergio Torsello si occupa della letteratura sul tarantismo, con interviste ad Antonio Prete e a Donato Valli, e traccia un profilo biografico di Davide Monaco, sacerdote e letterato alessanese (1863-1916), mentre Daniela Colaci si occupa del Catasto Onciario di Alessano (1742-1743).
Una rivista “in progress”? Certamente, una rivista in movimento che, distribuita in fotocopie in tutta Alessano, accende il dibattito, vuole scuotere le coscienze e ricordare il passato glorioso di una cittadina ricca di storia, arte e cultura, come Alessano.