RIPARI TRULLIFORMI NEL SALENTO
di Paolo Vincenti
E’ stato pubblicato qualche anno fa un pregevole volume ad opera di Francesco Calò: “Ripari trulliformi in pietra a secco nel Salento,” edito dalla tricasina casa editrice Progeca di Carmelo Carangelo.
Il volume, patrociniato della Regione Puglia, con Prefazione del Consigliere regionale Antonio Buccoliero, offre un affascinante viaggio fra queste caratteristiche abitazioni salentine, che costituiscono il fiore all’occhiello di una terra che ha tanto da offrire ai suoi visitatori ed anche ai residenti. Anzi, il libro è una ottima occasione proprio per noi, abitanti della provincia, per ricordarci queste bellezze della secolare architettura rurale che il nostro paesaggio offre e per riflettere anche su una urgenza, fortemente sentita dall’autore del libro e da tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio culturale salentino, vale a dire il recupero e la salvaguardia dei ripari trulliformi, che rischiano di scomparire, fra non molto, abbandonati come sono all’incuria e alle ingiurie del tempo o, peggio, esposti ad atti di vandalismo e ai furti delle loro pietre.
Francesco Calò, in linea con la rinnovata sensibilità che si va formando nelle moderne generazioni di studiosi salentini, è un giovane scrittore di Tricase, qui alla sua prima pubblicazione, che si è impegnato in quest’opera meritoria di divulgazione delle bellezze paesaggistiche del Capo di Leuca, coadiuvato per la realizzazione del libro dall’editore, prof.Carmelo Carangelo. Il volume, dalla accattivante veste grafica, offre un eccezionale corredo fotografico, uno spaccato su muretti a secco, caseddhe, liame, pajare e pajaroni, che lambiscono ed impreziosiscono il paesaggio rupestre e selvaggio di Finibusterrae, un paesaggio che è esigenza fortemente sentita di proteggere e valorizzare, per poterlo consegnare, quanto più possibile intatto, alle generazioni future.