di Pier Paolo Tarsi
Premessa
Qualche giorno fa, proprio dopo aver scritto sul Capitano il brano che potete leggere qui, intenzionato a prendere parte alla presentazione di un libro recentemente pubblicato da Lupo Editore, mi sono recato nello spazio espositivo appena inaugurato dall’editore stesso nel centro storico di Copertino. Neanche a dirlo, avevo sbagliato giorno: la presentazione si sarebbe tenuta il giorno dopo! Ho approfittato a quel punto per curiosare un po’ tra gli scaffali colmi dei tanti testi pubblicati dall’editore, accompagnato dalla voce narrante del disponibilissimo signor Lupo in persona che mi introduceva con entusiasmo al contenuto di ogni libro sul quale mi soffermavo. Tra i tanti lavori di grande interesse, la mia attenzione è ricaduta ben presto su un prodotto dal formato grande, dalla copertina colorata e attraente, avvicinandomi alla quale ho letto a grossi caratteri neri: Nfiernu!
Felice coincidenza: avevo appena scritto sulla necessità di far riscoprire nell’ambito della scuola dell’autonomia risorse come questo poeta dimenticato della nostra terra e lì, davanti a me, campeggiava una versione a fumetti di una parte della grande opera del Capitano, una concreta e inaspettata risposta alle necessità da me esposte nel brano menzionato. L’editore non ha perso l’occasione per raccontarmi dei sacrifici e delle avventure che si nascondono dietro un prodotto così ben congegnato, per il quale egli ha dovuto persino affrontare un viaggio ad Hong Kong, necessario per carpire alcuni segreti delle stamperie orientali, eredi delle migliori tradizioni al mondo per la realizzazione di certi prodotti.
Dopo questa concisa premessa, ho il piacere di riportare di seguito, estrapolandola dal sito dell’editore – www.lupoeditore.com -, la breve presentazione dei canti dell’inferno del Capitano in versione fumettistica, accattivante e in linea con il linguaggio familiare ai più giovani, augurandomi di contribuire un po’ affinché il testo venga notato da qualche attento operatore scolastico come proposta di lettura e analisi rivolta agli studenti della prima media, un passo concreto questo per la riscoperta del proprio patrimonio culturale ad uso dei salentini del XXI secolo, oggi ragazzi e ragazze, domani uomini e donne che della propria cultura dovranno fare un ponte per il confronto aperto con le culture di tutto il pianeta.
Sarebbe bello e auspicabile che almeno le scuole presenti a Cavallino di Lecce, paese natale del Capitano, si prestassero a muovere i passi indicati sopra, come esempio per tutti gli altri e in nome di un autore che ha dato lustro a questo paesino. Se l’idea avesse seguito, immagino si potrebbe pensare per il futuro anche all’edizione a fumetti del resto dell’opera, costituendo su tale base un progetto formativo dalla durata triennale per le scuole medie inferiori. Ricordo che la scuola creata dall’impianto dell’autonomia scolastica oggi prevede ed anzi auspica simili iniziative formative: tutto ciò costituirebbe infatti un ottimo modo per avvicinare i ragazzi alla poesia e alla propria cultura in termini concreti e propositivi.
Nfiernu – Giuseppe De Dominicis (illustrato da Pietro De Carlo e Filippo Volpi)
ISBN: 978-88-96694-06-0
Autore: Giuseppe De Dominicis da Canti de l’autra vita
Illustratori: Pietro De Carlo e Filippo Volpi
Titolo: Nfiernu
Euro: 18.00
Anno: 2010
Formato: 26,5 x 36,5
Pagine: 32
Nfiernu è un fumetto illustrato da Pietro De Carlo in dialetto salentino sul personaggio di Pietru Lau e Capitanu Bracca (pseudonimo dialettizzato di Capitano Black). Il suo è un viaggio dalla morte alla residenza del Diavolo, con cui decide di non scendere a compromessi.
“Canti de l’autra vita ha in sé un immaginario tutto legato alla civiltà contadina, alla miseria popolana, al paesaggio piatto e assetato del Salento. Agli umori della povera gente, all’ironia, al sarcasmo che allegerivano la vita” (Mauro Marino).
Bellissima scoperta! Ho finito di leggere qualche giorno fa lu Nfiernu del Capitano Black, e credo proprio sia un peccato che i ragazzi salentini escano dalla scuola senza aver mai sentito della sua esistenza. Sarebbe bello che venisse proposto non solo a Cavallino, ma in tutto il Salento.
bravo Pier! ma dove lo hai beccato? bello davvero. Grazie per averci deliziati ancora
Marcello
Complimenti a chi lo ha realizzato e un grazie a te per averlo inserito…nonché per il post principale.
Il link del video mi è stato indicato da Lupo :)
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