di Maria R. D’Orsogna
La societa’ inglese Northern Petroleum ha iniziato il suo iter autorizzativo per trivellare i mari del Salento e del Barese.
Ben nove concessioni sono in giacenza presso il Ministero dell’Ambiente e dei Beni Culturali per l’approvazione di ispezioni sismiche e successiva perforazione di pozzi esplorativi, allo scopo di estrarre petrolio
per decenni. L’area interessata si estende per circa 6,600 chilometri quadrati a circa venticinque chilometri da riva, da Bari fino a Santa Maria di Leuca.
Secondo comunicati agli investitori del 28 Luglio 2011, la Northern Petroleum ha ottenuto di recente il permesso di eseguire ispezioni sismiche con la tecnica dell’air-gun nell’area di Monopoli-Ostuni-Brindisi in due proposti campi di petrolio chiamati Rovesti e Giove. Si afferma di volere iniziare i lavori a partire da Ottobre 2011.
Il direttore resposabile della Northern Petroleum, Derek Musgrove, aggiunge che “l’esplorazione dell’Adriatico Merdionale è una priorità per la Northern Petroleum” e che la ditta intende procedere velocemente con l’air-gun
in modo da identificare i siti da trivellare gia’ all’inizio del 2012. Simili permessi sono in giacenza, ma ad uno stadio meno avanzato, per la provincia di Lecce.
Le ispezioni sismiche sono violente esplosioni di aria compressa in mare che permettono di dare stime sui giacimenti delle riserve di petrolio grazie ai segnali riflessi. Sono dannosi al pescato, al delicato equilibrio marino e alla vita dei cetacei che spesso possono spiaggiare. Soprattutto sono il primo passo verso la petrolizzazione dei mari del Salentino e del Barese, che si concludera’, secondo le intenzioni della Northern Petroleum, con l’installazione di almeno nove piattaforme a mare. Inevitabilmente, queste porteranno con se perdite di petrolio e rilasci di materiale inquinante, dannoso a pesci e all’uomo, e la possibilita’ di disastrosi scoppi e incidenti.
Si stima che i campi Roveste e Giove contengano circa 53 milioni di barili
di petrolio di bassa qualita’. In Italia il consumo giornaliero e’ di circa 1 milione e mezzo di barili per cui il totale di petrolio estratto sarebbe sufficente al nostro paese per poco piu’ di un mese.
In piu’, nulla vieta alla Northern Petroleum di vendere il suo petrolio sul libero mercato.
La legislazione italiana prevede l’interdizione alle trivelle a nove chilometri da riva,mentre nei pressi di aree protette il limite arriva a 22 chilometri dalla costa. Per contro, su tutto il litorale di California e Florida il limite e’ rispettivamente di 160 e 200 chilometri, per proteggere turismo e pesca.
Infine, le royalties per le estrazioni dai mari italiani sono solo il 4% del ricavato, a fronte di tassi che in Norvegia ad esempio, arrivano all’80% del totale.
Le estrazioni di petrolio nel basso Adriatico da parte della Northern Petroleum e della Tremiti da parte dell’
irlandese Petroceltic porteranno al deterioramento della salute del mare, del turismo, dell’economia e in ultima analisi della qualita’ di vita dei cittadini.
Invitiamo le comunita’ costali della Puglia a prendere conoscenza della problematica e ad attivarsi presso il Ministero dell’Ambiente per opporsi in maniera ufficiale ai propositi della Northern Petroleum. E’ possibile inviare osservazioni di contrarieta’ come previsto dalle norme europee e secondo le quali per progetti di cosi’ forte impatto ambientale, l’opinione del pubblico e di enti locali e’ vincolante.
Sconfiggere i petrolieri e’ possibile, come dimostrano diverse vittorie in altre comunita’ italiane. L’ingrediente piu’ importante e’ di gran lunga l’informazione e la partecipazione popolare.
Maria R D’Orsogna, PhD
Associate Professor
Department of Mathematics
Institute for Sustainability
California State University at Northridge
18111 Nordhoff Street
Los Angeles, CA 91330
www.csun.edu/~dorsogna
818 677 2703
** Qui maggiori info, immagini e link rilevanti **
http://dorsogna.blogspot.com/2011/08/la-northern-petroleum-nei-mari-di.html
** Qui sull’autore di questo comunicato stampa **
http://www.csun.edu/~dorsogna
http://www.ambienteambienti.com/lintervista/2010/08/news/petrolio-in-adriatico-2256.html
Questo progetto deve essere fermato. Perforazione per petrolio rovine della zona. e se trovano l’impatto del petrolio sarà così grave sarà la tua rovina del turismo. per sempre!
Press Regione
(PressRegione – Agenzia Giornalistica,
Vendola: “No alle trivellazioni petrolifere tra Polignano e Otranto”
“Ci metteremo di traverso e quelle perforazioni petrolifere non si faranno”. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola risponde così alle sollecitazioni rivoltegli dopo la notizia che la società Northern Petroleum avrebbe ripresentato le domande di autorizzazione per la ricerca di idrocarburi davanti alle coste tra Polignano e Otranto. “La Puglia – ha dichiarato Vendola – non dimentica che già fornisce gran parte del fabbisogno energetico nazionale e ne subisce le conseguenze in termini di inquinamento. La Puglia ha deciso di investire sulle energie rinnovabili, di combattere il riscaldamento globale e di incentivare la ricerca sulle fonti alternative. La Puglia ha deciso che la tutela dell’ambiente sia prioritaria perché fonte di sviluppo “buono”. Questo significa il no sia al petrolio in alto mare che al nucleare. Possibile che disastri epocali come quello del golfo del Messico non abbiano insegnato nulla agli apprendisti stregoni che allignano tra qualche corridoio ministeriale e qualche grande azienda contigua alle multinazionali petrolifere? Insieme alle popolazioni che hanno già espresso il proprio no a un futuro fatto di trivelle in azione sull’orizzonte del mare, ci metteremo di traverso in tutti i modi previsti dalle leggi e quelle perforazioni petrolifere, per quel che ci riguarda, non si faranno”.
“Ci metteremo di traverso e quelle perforazioni petrolifere non si faranno”.
Bravo, Presidente Vendola, così si rappresentano gli interessi della popolazione e del territorio della Regione Puglia!
http://www.trameindivenire.it/
IN DIFESA DEL MARE DEL SALENTO E DELLA PUGLIA
La beffa delle autorizzazioni alle trivellazioni petrolifere
Comunicazione urgente
Al Signor Sindaco del Comune di Vernole
(tramite la casella di posta certificata)
protocollo@pec.comunedivernole.it
Alla c. a. dei Sigg. responsabili dell’Oasi naturalistica “Le Cesine” – WWF Lecce – http://www.wwf.it – http://www.riservalecesine.it
email: lecesine@wwf.it
mobile: 329/8315714
Ai Sigg. Responsabili regionali del WWF Italia
Sezione regionale Puglia
indirizzo: Strada dei Dottula, 1 – 70122 – Bari
telefono: 080 5210307 – Fax 080 9692171
email: puglia@wwf.it
e p. c. a:
Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Associate Professor Mathematics Department
California State University at Northrigde
Los Angeles, CA
Prof. Michele Eugenio Di Carlo
Presidente del Comitato “per la tutela del mare del Gargano”
Prof.ssa Carla De Nunzio
Presidente Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo
Mittente:
Sig. Beniamino Piemontese
Lecce
Socio fondatore dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo – http://www.torredibelloluogo.com
Autore del sito web Messapi.info – http://www.messapi.info
Oggetto:
IN DIFESA DEL MARE DEL SALENTO E DELLA PUGLIA
Allegato:
“Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71”
Lettera della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna
Nota:
La presente è stata già inviata a:
S. E. REV.MA ARCIVESCOVO METROPOLITA DI LECCE
MINISTRO PER L’AMBIENTE E LA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E LA COESIONE SOCIALI
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE
DIFENSORE CIVICO DELLA PROVINCIA DI LECCE
DIFENSORE CIVICO EMERITO DELLA PROVINCIA DI LECCE
SINDACO DI LECCE
SINDACO DI OTRANTO
ALLA STAMPA
Gent.mi Sigg. responsabili dell’Oasi naturalistica “Le Cesine” – WWF
nei giorni scorsi mi è giunta una comunicazione scritta (riportata in calce alla presente) dal contenuto molto preoccupante da parte della Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, professore associato di Matematica Applicata a Los Angeles, che scrive in merito a nuovi pozzi di petrolio che dovrebbero sorgere lungo le coste del Salento.
Da diversi anni la Prof.ssa Maria Rita D’Orsogna cerca di sensibilizzare le comunità e i cittadini sui pericoli delle trivellazioni selvagge nei mari italiani.
Come cittadini italiano, pugliese e salentino, mi sento in dovere di trasmettere anche a Voi in forma integrale le comunicazioni pervenute da parte dell’insigne ricercatrice italiana che sollecita attenzione ed interventi immediati da parte delle istituzioni, dei cittadini e degli organi d’informazione del Salento.
Chi scrive ha dato la propria adesione civile e morale al Comitato per la tutela del mare del Gargano, nella persona del suo presidente, l’esimio Prof. Michele eugenio Di Carlo, al fianco degli abitanti delle Isole Tremiti e del Gargano contro le trivellazioni in mare per l’estrazione del petrolio, e ha sottoscritto la dichiarazione pubblica del Presidente dell’Associazione Ideale Osservatorio Torre di Belloluogo, Prof.ssa Carla De Nunzio, che da Lecce ha manifestato piena adesione e solidarietà alle popolazioni della Capitanata che si sono mobilitate contro le prospezioni nel mare Adriatico a poche miglia dal Gargano – vicino alle Isole Tremiti – che minacciano di compromettere ora anche il delicatissimo equilibrio naturale del nostro ambiente marino e terrestre presso le coste del salento, ed in particolare presso l’Oasi naturalistica “Le Cesine”, che è ancora incontaminato.
Lo scrivente ritiene che la tutela dell’ambiente del Salento, del gargano, della Puglia ed in generale della nostra Italia contro i gravi rischi dell’estrazione petrolifera rappresenti oggi inderogabilmente una priorità irrinunciabile per tutti.
Distinti saluti.
Beniamino Piemontese
Lecce, 6 agosto 2011
Allegato:
LETTERA
Da: “D’Orsogna, Maria-Rita R”
A: messapi.info
Oggetto: Trivelle in Puglia – Northern Petroleum concessioni d149 e d71
Data: Tue, 26 Jul 2011 09:38:20 -0700 (26/07/2011 18:38:20)