Nasce la città del sole, un paese con 200 famiglie padrone dell’energia, primo in Italia ad affidarsi al fotovoltaico
Melpignano dà l’esempio di come si può vivere senza centrali nucleari. La comunità cooperativa guidata dall’amministrazione comunale (proprietaria di altre 200 quote) affida al sole del Salento un futuro “pulito” nella Puglia che moltiplica le pale eoliche
di Sergio Caserta
Lunedì 18 luglio si è costituita a Melpignano in provincia di Lecce la prima “comunità cooperativa” società cooperativa a responsabilità limitata che ha lo scopo di promuovere, sviluppare e realizzare una rete diffusa d’impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale. La peculiarità dell’iniziativa che fa di Melpignano il primo esperimento del genere in Italia, è rappresentata dal fatto che alla cooperativa promossa dall’amministrazione comunale, aderiscono i cittadini che diventano così, in qualità di soci utenti, anche proprietari collettivi degli impianti fotovoltaici che si realizzeranno, per dotare le case e le aziende di energia da fonte rinnovabile.
Il progetto ambizioso e studiato in ogni particolare, rappresenta nel disegno dell’Amministrazione comunale, un importante volano di sviluppo economico, poiché tutte le attività necessarie a realizzarlo saranno affidate a soci lavoratori o a società ad hoc costituite o esistenti nel comune, dagli studi di fattibilità dei tetti, alle pratiche amministrative, autorizzative e finanziarie, al montaggio e attivazione degli impianti.
Sono stati censiti centottanta edifici dove sarà possibile installare impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa un megawatt. Dal ricavato della vendita dell’energia, residua dall’utilizzo con lo “scambio sul posto”, la cooperativa conta di poter col tempo promuovere anche altre attività utili alla comunità, nel campo dell’ambiente e dei servizi alla collettività.
La risposta dei cittadini di Melpignano è stata molto positiva, hanno manifestato interesse circa duecento famiglie e settantacinque hanno immediatamente aderito versando una quota sociale di 25 euro, il Comune entra invece come socio sovventore, avendo versato cento quote; è prevista anche la partecipazione di altri soci finanziatori e sovventori, in parte rappresentati da istituti finanziari della Lega delle cooperative cui la “comunità cooperativa” ha aderito, così come alcuni istituti di credito forniranno le anticipazioni necessarie a mettere in moto l’attività.
È stato molto interessante ed emozionante, assistere all’atto costitutivo della cooperativa, svolto in pubblico con atto notarile, nella splendida piazza S. Giorgio, gioiello del barocco leccese, al quale hanno partecipato tutti i soci costituenti, oltre al Sindaco Ivan Stomeo, al vicesindaco Maria Cristina Schirinzi …
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