di Paolo Vincenti
“Copertino. Immagini e storie”, di Mario Cazzato è un libro edito, per il Crsec Le/38 di Copertino Regione Puglia, dalle Grafiche Panico (2005). “Copertino. Immagini e storie”, a cura di Pierpaolo De Giorgi, offre una ulteriore riflessione sulla storia di Copertino dei secoli passati e va ad aggiungersi alle preziose pubblicazioni sulla storia del casale salentino già edite. Solo che stavolta si tratta non di una pubblicazione scientifica tout court, ma di un volume che, pur attingendo alla storia copertinese, si ritaglia ampi spazi di invenzione fantastica, collocandosi a metà strada fra il romanzo storico ed il saggio di carattere divulgativo. Si tratta di una storia avvincente offertaci da chi, come Mario Cazzato, ha una lunga esperienza di pubblicazioni di storia patria ed è avvezzo a consultare archivi e biblioteche, per dare alle proprie pubblicazioni il crisma della scientificità e del rigore nella ricerca.
Stavolta, però, Cazzato ci offre una lunga passeggiata nel XIV secolo, in compagnia di un cavaliere francese, Sourè, che arrivò a Copertino al seguito dei dominatori angioini e che, per propria devozione, realizzò, nella campagna fra Galatina e Copertino, un santuario dedicato a San Michele Arcangelo, santo guerriero dal Sourè molto amato. Questa devozione è testimoniata da una lunga epigrafe, scritta in greco, probabilmente intorno al 1315, riportata dal libro.
Nella sua “Presentazione”, Pierpaolo De Giorgi fa un breve excursus sulla storia di Copertino, variamente chiamato nei secoli passati, “Convertino” o “Conventino” e su quella “Conventio populorum”, come recita lo stemma civico della città, ossia su quella aggregazione di persone che lo compone e che, abituata ad essere dominata dagli invasori, realizza proprio a Copertino, nel passaggio fra il rito greco e il rito latino, una straordinaria sineresi, una vera e propria integrazione fra Oriente ed Occidente. Questo modello viene definito dal De Giorgi “glocale” ante litteram, cioè “locale” e “globale” al tempo stesso, precorrendo di alcuni secoli quel fenomeno che oggi chiamiamo “globalizzazione”.
“Sulle orme di Sourè, cavaliere angioino che dall’Oriente si fermò a Copertino”, l’autore mischia realtà e finzione, storia e fantasia, in un libro davvero avvincente, che è ricco di molte bellissime foto delle principali bellezze artistiche ed architettoniche copertinesi, come il Castello con il Torrione medievale, la Cripta di San Michele con l’epigrafe dedicatoria di Sourè, la Porta di San Giuseppe, l’Arco dei Pappi, il Complesso della Grottella, la Colonna di San Sebastiano, ecc.
Un’opera davvero pregevole che fa nuova luce sulla bellezza secolare della città di San Giuseppe Desa e Frà Silvestro Calia.