i Armando Polito
nome scientifico: Lippia citrodora Kuntze o Lippia triphylla (L’Her.) Kuntze o Aloysia triphylla Royle o Aloysia citrodora Palan
famiglia: verbenaceae
nomi italiani: cedrina, limoncina, verbena odorosa, erba luigia minore
nome dialettale: citrunèlla
Etimologie: Lippia è da Augusto Lippi naturalista vissuto tra il XVII° e il XVIII° secolo, ritenuto erroneamente lo scopritore della pianta che, invece, alla fine del secolo XVIII°, gli Spagnoli importarono da Perù, Cile e Argentina dove cresce allo stato selvatico; citrodòra è una forma aggettivale composta da citrus=cedro e odòra=profumata (infatti la pianta emana un profumo misto tra cedro e limone): triphylla è forma aggettivale dal greco trìphyllos=a tre foglie (queste, come si vede nella foto sottostante, sono disposte a tre a tre attorno all’asse dello stelo).
Aloysia è il nome scientifico corrente più usato ed è forma aggettivale in onore di Maria Luisa regina di Spagna, dovuta ad Antonio Palàu y Verdera (XVIII secolo), professore di botanica a Madrid ed editore di Linneo. Verbenaceae è forma aggettivale da verbèna che a Roma era il nome generico di parecchie erbe sacre, forse da verber=frusta, perché con i ramoscelli si battevano i trattati per sanzionarli. Cedrina (da cedro, dal latino citrus, a sua volta dal greco kitron=cedro1) e limoncina (da limone, dall’arabo laymun) sono legati al profumo sfumato tra cedro e limone di cui s’è detto; per verbena vale quanto detto per Verbenaceae e per erba luigia quanto detto per Aloysia. Il nome dialettale, infine, ha il suo corrispondente formale italiano in cedrone (come cedrina da cedro) ma presenta maggiore fedeltà alla voce di base latina (citrus); non va confusa, nonostante ne sembri la trascrizione dialettale e ne condivida, nonostante la sua diretta derivazione dal francese citronelle (da citron=limone, a sua volta citato latino citrus) con la citronèlla (principali specie: Cympopogon2 nardus Rendle o comunemente detta citronella di Ceylon e Cympogonon wimberianus3 comunemente detta citronella di Giava, entrambe della famiglia delle Poaceae4) che entra come componente di tanti preparati dei quali tratterò più avanti.
In virtù, come s’è detto, della sua introduzione in Europa in tempi relativamente recenti, una volta tanto taceranno i soliti Plinio, Dioscoride e compagni e dirò solo che con le foglie verdi o essiccate si prepara una gradevolissima tisana e che col loro impacco freddo hanno sollievo gli occhi gonfi o irritati. Ancora le foglie verdi entrano nella preparazione del limoncello, masticate combattono l’alitosi e semplicemente strofinate emettono un profumo delizioso.
Ben altro destino ha avuto la sua quasi omonima (ma, come s’è detto, è un’essenza diversa) italiana citronella. Dato che il suo impiego elettivo è come repellente soprattutto contro le zanzare, entra come componente in una sterminata serie di prodotti che vanno dalle candele (anche picchettabili nel terreno o nei vasi), all’olio lampante per lanterne e torce, ai bastoncini di incenso, al sapone vegetale ad azione pulente-lavante-igienizzante su piante in genere, all’olio di paraffina, allo spray rinfrescante ed a quello repellente in unione al geranio. Nemmeno gli animali (anzi, gli uomini per loro…) possono sottrarsi alle lusinghe del mercato, tanto che è disponibile una vasta serie di collari profumati, ma l’applicazione più esilarante (è proprio il caso di dire) è in un particolare tipo di collare (aboistop), acquistabile sul sito http://www.mondopetshop.it/department/229/Correttivi-comportamentali.asp alla modica cifra di 139 euro il modello per cani di peso superiore agli 8 kg., di 145 euro per quelli di peso inferiore; la ricarica per entrambi costa 16, 98 (sic!) euro.
Vi pare che il prezzo sia esagerato? Sul sito http://www.perilcane.it/abbaia-stop-aboistop-P110.htm troverete intanto questa bella descrizione dello stesso prodotto: “Abbaiastop è un dispositivo dotato di microfono interno che, appena il cane abbaia, aziona uno spray perfettamente indolore e inoffensivo che sorprende il cane. L’effetto sorpresa è sufficiente a interrompere il cane nel suo comportamento, perchè lo spray colpisce contemporaneamente più sensi dell’animale: la vista (la nuvola dello spray), l’udito (pschitt), il tatto e l’odorato (si usano ricariche profumate alla citronella)”. E poi la lieta sorpresa del prezzo: appena 112, 54 euro il collare, 10, 61 la ricarica. In un momento di defaillance mentale stavo per prenotarlo, poi ho letto che il prodotto era esaurito (sfido, con quei prezzi!…).
Per non cadere in depressione mi sono fatto un altro giro in rete e ho trovato all’indirizzo http://www.zooplus.it/shop/cani/collari_guinzagli/collari_addestramento_cani/collari_antiabbaio_cani/38711 esattamente lo stesso aggeggio (ma con un altro marchio) quasi a metà prezzo (69,90 euro invece di 99 euro il collare e 8,90 euro invece di 12,90 euro la ricarica).
Questa notte ci penserò su e domani farò l’ordine dopo essermi informato se il collare è regolabile (ho intenzione di usarlo con mia moglie senza neppure collaudarlo col cane che, fra l’altro, non ne ha bisogno…).
Intanto, siccome cominciano a circolare parecchie zanzare, andrò a staccare qualche foglia dal mio alberello di citrunèlla e mi frizionerò le parti scoperte (che anche la citrunèlla è efficace, almeno su di me, contro le zanzare l’ho scoperto almeno da dieci anni); poi, giacché ci sono, ne masticherò due o tre perché sto aspettando Manuela Arcuri e non vorrei che l’incontro fosse meno ravvicinato (resta da chiarire se di primo, secondo, terzo o altro tipo) di quanto (io) speri per colpa della (mia) alitosi e, nell’attesa, con altre tre foglie mi preparerò un bel thè aromatizzato. Se per tutta l’estate ogni sera per tenere lontane le zanzare farò così, lasciando perdere i mirabolanti prodotti in commercio, l’ambiente sarà salvo ma la mia citrunèlla completamente spinnàta…manco fossi stato sale o grandine, per citare Eugenio Montale (Le occasioni): Infuria sale o grandine? Fa strage/di campanule, svelle la cedrina./Un rintocco subacqueo s’avvicina,/quale tu lo destavi, e s’allontana.
_______
1 È ovvio che si tratta non dell’omonima conifera [dal latino cedru(m), a sua volta dal greco kedros)] ma dell’agrume [dal latino citru(m)].
2 Dal greco kymbe=coppa e (andro)pogon, a sua volta formato dalla radice (andr) di anèr/andròs=uomo+pogon =barba.
3 Da J. Winter, viaggiatore inglese del XVI° secolo.
4 Forma aggettivale dal greco poa=erba.
Ho due belle piante grande nel mio giardino..! ho fatto la prova..!! La ”Citronella” funzione benissimo anche contro le zanzare cattive del Madagascar…!!!
grazie del vostro Web..
Fa sempre piacere avere riscontri positivi, ma io non disdegno neppure quelli negativi, preziosa occasione d’incontro e, se è necessario, anche di scontro di opinioni. Un cordiale saluto dal Salento.
Con la Cedrina si può, tra le altre cose, fare un ottimo liquore che d’estate è buonissimo (servito con tanto ghiaccio o meglio da bottiglia in congelatore) ma anche d’inverno perché è un ottimo digestivo. La ricetta è di origine molisana.