La melanzana spinosa del Salento leccese Chayote (Sechium edule)
di Antonio Bruno
Il Chayote
Il Chayote è un ortaggio curioso della famiglia delle cucurbitacee la stessa delle zucche ed è molto popolare in tutto il Sudamerica. E’ una specie molto rustica e produttiva, molto ornamentale oltre che commestibile.
Tradizionalmente si fa crescere sui pergolati oppure si fa arrampicare sulle recinzioni. Nei climi adatti è perenne e ad ogni inizio stagione ricresce per poi sfiorire in autunno.
Marzo è il periodo ottimale per seminare le cucurbitacee e quindi questo periodo è adatto anche per il Sechium Edule. Il Sechium nel Salento leccese viene anche comunemente chiamato “melanzana spinosa” a causa delle poderose spine che ricoprono il frutto .
Il seme di Chayote è il frutto intero
Come già scritto questa pianta produce frutti con un solo seme, grande, centrale e privo di tegumento, che significa che non ha il rivestimento di protezione come tutti i semi. Questo fatto è molto importante infatti se separiamo il seme dal frutto ecco che MUORE perché si disidrata.
Ecco che è assolutamente indispensabile conservare tutti i frutti se vogliamo conservare il seme.
Ma come accade che il frutto di Sechium Edule ovvero la “melanzana spinosa” si trasforma in pianta?
Se conservi il frutto avrai la pianta
Al momento della completa maturazione, se le condizioni ambientali sono ottimali , il frutto comincia a lesionarsi e il seme inizia a germogliare ! Infatti, se provate a conservare i frutti al buio e in un posto asciutto, sarete costretti a prendere atto che quando le condizioni climatiche divengono adatte ecco che compaiono le prime foglioline
Anche se il Sechium Edule è una cucurbitacea non ha un ciclo annuale ma, come ho già scritto ricaccia fortissimi virgulti dalle radici dei sechium interrati l’anno precedente.
Ma dove vive il Chayote?
L’habitat naturale di chayote è la foresta pluviale sia in montagna che su ripidi pendii. Nel suo ambiente naturale la melanzana spinosa ha a disposizione un’alta umidità relativa (80-85%) e delle precipitazioni annue ben distribuite con almeno 1500-2000 mm di pioggia ecco perché nel nostro ambiente vi è la necessità di intervenire con l’irrigazione.
La crescita e l’allegagione dei fiori sono fortemente influenzate dalle temperature diurne e notturne.
La melanzana spinosa cresce in modo prepotente quando la temperatura media è di 15-28 ° C (ottimale 25 ° C) e a temperature notturne mediamente non inferiori a 23 º C.
Temperature sotto i 13 ° C causano danni ai piccoli frutti acerbi, e le temperature sopra ì 28 ° C, portano ad un eccessivo sviluppo vegetativo e alla caduta di fiori e frutti acerbi.
Non produce quando c’è troppo caldo
La melanzana spinosa in Africa occidentale frutta a livello del mare non giunge a maturazione il frutto, Invece si ha una buona produzione di melanzane spinose anche a 350-2500 metri di altitudine.
A latitudini più elevate, come quelle dell’Italia cresce e produce bene in pianura, ma la produzione si ferma durante i mesi più caldi.
Nelle Antille la pianta di chayote produce frutti a livello del mare solo durante la stagione fredda, a quote di altitudine media produce per tutto l’anno, invece a 1600 metri di altitudine produce solo durante i mesi più caldi.
Non resiste senza acqua e preferisce terreni profondi
La melanzana spinosa Chayote è sensibile alla siccità e al vento, e se c’è gelo notturno la pianta di Chayote muore. Per quanto riguarda i terreni cresce meglio in un terreno alluvionale profondo ma ben drenato, piuttosto che in un terreno sciolto sabbioso.
Predisposizione dei sostegni
Se vogliamo che ci sia una crescita ottimale c’è necessità di predisporre dei pali tutori come sostegno anche se vi sono esempi di coltivazione della melanzana spinosa senza alcun sostegno.
Nei giardini, le piante possono appoggiarsi su un recinto di un portico o su un albero.
Nel caso si faccia uso di un albero le melanzane spinose possano crescere fino a un’altezza di oltre 10 metri. E’ meglio predisporre la coltivazione della melanzana spinosa al riparo dai venti forti.
Irrigazione
Chayote richiede grandi quantità di acqua che ammontano a circa 500 metri cubi di acqua a settimana corrispondenti a 50 millimetri di pioggia ovvero più di 70 metri cubi per ettaro giornalieri e quindi necessita di abbondanti irrigazioni nel Salenro leccese per la nota siccità.
Concimazione e potatura
L’incorporazione di letame o di compost è consigliato, così come l’applicazione di Azoto N Fosforo P e potassio K prima della semina seguita da regolari “top dressing”, ossia l’operazione di stesura sulla superficie di uno strato di materiale prettamente sabbioso, pratica che risulta la più rigenerante verso la struttura compatta del terreno, aumentando decisamente la porosità (fondamentale per la percolazione dell’acqua in profondità) e creando uno strato idoneo per lo sviluppo degli apparati radicali.
Il “top-dressing” può però anche essere eseguito con una leggera sabbiatura , per rimediare ad una alterazione della superficie durante la fase invernale o ad una situazione critica di instabilità del suolo dopo una serie di precipitazioni sfavorevoli.
Infine si provvede ad intervenire con fertilizzanti azotati o concime liquido fino alla formazione di frutta.
In alcune zone si provvede a incorporare stallatico ogni 3 mesi. In India si concima con solfato di ammonio e perfosfato nella quantità di 1 kg e 0,5 kg rispettivamente per fossa applicati in due dosi prima della fioritura. In alcune parti del mondo, le piante si potano al termine della stagione, lasciando solo una piccola porzione di circa 1,5 m dello stelo.
Adesso siete nelle condizioni di acquistare i frutti di melanzana spinosa e di provvedere alla coltivazione.
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Dove posso trovare nel salento il frutto di melanzana spinosa da piantare.
Grazie infinite e cordiali saluti.
spiegazione perfetta con particolari importanti, grazie