La fragola del Salento leccese
(Fragaria vescadi)
di Antonio Bruno
Le fragole di bosco (Fragaria vesca) sono le uniche fragole selvatiche europee, a differenza di quelle a grossi frutti derivate da varietà di origine americana e arrivate in Europa verso la fine del XVIII secolo.
Queste fragoline crescono spontaneamente nella maggior parte delle nostre regioni, ma sono anche molto facili da coltivare in terra piena ogni pianta produce in media grammi 100/150 di frutti.
Significato del nome
Il nome fragola deriva dal latino “fragrant”, cioè fragrante, per la sensazione gustativa che ci ricorda il frutto mentre “vesca” nella lingua latina significa molle.
Le fragole di Luigi XIV di Francia il Re Sole
Il Re Sole faceva coltivare le fragole nei giardini di Versaille e usava le fragoline di bosco e quando passeggiava nei giardini della Reggia le raccoglieva. Il Re sole mandava i suoi uomini nei boschi a caccia di piantine di fragole che venivano estirpate per poi essere piantate nei giardini della reggia.
La fragola strumento di seduzione
Questa diventò una vera e propria moda perché le dame per essere seduttive nei confronti degli uomini mangiavano fragole che si diceva avessero proprietà conturbanti.
Le virtù magiche delle fragole
Nel medio evo c’era la credenza popolare che le fragole possedessero virtù magiche. Se si raccoglievano le foglie di fragola il 24 di giugno che è la notte di San Giovanni, notte magica per antonomasia, e se queste foglie dopo essere state raccolte quella notte venivano essiccate e intrecciate in una cintura, che poi doveva essere indossata, quando gli uomini o le donne andavano a passeggiare nel bosco, che all’epoca era la mensa e la farmacia sempre aperta, i serpenti che dimorano nel bosco, sentendo il profumo di queste foglie intrecciate di fragola, si allontanavano proteggendo chi indossava quella cintura.
Fragole ed Eros
Le fragole vengono sempre accoppiate all’eros per il colore rosso passione e poiché nel medio evo di pensava che il cuore fosse il depositario dei sentimenti. Ma la fragola è un cibo afrodisiaco perché se accompagnata con la panna oppure con il cioccolato mangiata con la persona amata in un’atmosfera particolare esprime una magia senza limiti.
Mangiare le fragole per curare il “Mal d’amore”
Siccome la fragola ha una forma che è simile a quella del cuore vi è la credenza che chi soffre di “Mal d’amore” riesca ad alleviare quel grande dolore, che se non l’avete mai provato non sapete cosa vi siete perso, mangiando tante fragole.
La pianta
La fragola è una pianta erbacea perenne che si propaga per stoloni (è un ramo laterale che spunta da una gemma ascellare vicino alla base (colletto) della pianta, definita appunto stolonifera, e che si allunga scorrendo sul suolo, o appena sotto il terreno, emettendo radici e foglie dai nodi da cui si generano nuove piantine) ed è caratterizzata dalla presenza di un breve fusto per lo più interrato rizoma (da rizo-, radice, con il suffisso -oma, rigonfiamento) che è ingrossato, sotterraneo con decorso generalmente orizzontale. su cui sono inserite foglie e infiorescenze; dalla base del fusto partono anche radici primarie e secondarie che formano un apparato radicale fascicolato.
I fiori
I fiori, riuniti in infiorescenze, hanno cinque petali bianchi. L’impollinazione è di tipo anemofilo (vento) ed entomofilo (insetti pronubi).
Il frutto
Botanicamente il frutto è un falso frutto: infatti il vero frutto è rappresentato dagli acheni, cioè da quei “semi” inseriti più o meno profondamente sulla superficie dell’epidermide.
A seconda della varietà esistono forme e colori diversi del frutto, che può presentarsi più o meno arrotondato o conico con variazioni di colore dal rosso aranciato al rosso scuro.
Che varietà scegliere?
Reine des Vallées: frutti rossi con polpa bianca e molto profumati. È una varietà che non produce stoloni, cosa che le permette di garantire un migliore rendimento, ma non di assicurare la sua eventuale moltiplicazione.
Blanche de bois o Golden Alpine: ha frutti bianchi avorio molto dolci.
Capron: è una piccola fragola selvatica che fa parte di un’altra specie, la Fragaria moschata, altrettanto deliziosa, profumata e produttiva. È anche conosciuta con il nome di fragola delle quattro stagioni: si tratta di un’esagerazione, infatti produce frutti solo da maggio alle prime gelate.
Come coltivarla?
Scegli un posto poco assolato durante le ore calde e lavora bene il terreno, togliendo tutte le erbacce.
Se serve, aggiungi compost maturo e terriccio per abbassare il livello del ph (deve rimanere tra 5,5 e 6,6).
Compatta leggermente la superficie passando un rullo.
Tenendo conto della natura del terreno, pianta in piano se non ci sono ristagni di acqua o in pendenza se il posto prescelto è molto umido in inverno.
Lascia un metro tra un filare e l’altro di fragole e circa 40 centimetri tra una piantina e la successiva. Il colletto delle piante deve sempre affiorare dal terreno.
Distribuisci della pacciamatura per proteggere il terreno dal sole e dalla pioggia: la paglia sminuzzata è perfetta così come l’erba del prato tagliata e fatta seccare, o ancora le foglie che si stanno decomponendo. Annaffia con regolarità, soprattutto se non piove.
Se vuoi coltivare la fragola in vaso, utilizza un mix leggero fatto di torba e piccoli pezzi di corteccia decomposta. Ricorda che tutti i mesi devi dare concime completo del tipo 8/5/15. Prevedi un sistema di annaffiatura automatica, goccia a goccia, e metti il vaso a mezz’ombra.
Le proprietà medicinali della fragola
Come erba medicinale la fragola di bosco può essere impiegata per alleviare disturbi gastrointestinali.
I principi attivi contenuti nella pianta sono olii essenziali, tannino e flavone.
Contiene buone dosi di vitamina C, di iodio, di ferro, di calcio, di fosforo. Da non sottovalutare la presenza, nel frutto, di acido salicilico. Le sono attribuite proprietà depurative e diuretiche. È indicata nelle infammazioni del cavo orale.
Oggi Antonio Bruno, brillante conoscitore dei frutti della terra, per molti si trasforma in psicanalista, il chè fa molto trendy. Le fragole attirano per le loro proprietà organolettiche tanto da convogliare colore e odore in un mix irresistibile, per la sottoscritta una vera droga. Considerando la manifesta allergia accusata dalla scrivente verso qualche loro componente e tenendo conto della ostinata abbondanza del loro consumo per boschi e per mercati, comincio ad avere serie crisi esistenziali alla luce delle rivelazioni del caro dottor Bruno.
Mi dichiaro allora ufficialmente preoccupata per il fatto di consumare in rispettabile quantità questo frutto sia sola(mal d’amore?) che in compagnia (pensate al numero di invitati dei banchetti di nozze e capirete!).
Al di là di un po’ d’umorismo, non ci resta che essere grati alla conoscenza di agronomi ‘umanisti’ come Antonio Bruno, che riesce sempre a coniugare l’uomo con la natura, la tradizione con la coltura e l’amore per la terra con la nobiltà della cultura, quella vera.
Buongiorno dove posso comprare radice nuda di fragola,varietà italiane?grazie