Vito Ricci, I Templari nella Puglia medievale, Edizioni Dal Sud, 2009.
In tempi di riscoperte o approfondimenti storici sull’Ordine dei Templari, non si può non segnalare l’opera di ricerca ed analisi certosina che ha compiuto Vito Ricci con la pubblicazione I Templari nella Puglia medievale (Edizioni dal Sud, pp. 144, euro 12). Un lavoro ancor più meritorio perché realizzato non da un medievista di professione (Ricci lavora nella Direzione analisi statistica dell’Università di Bari), ma da un appassionato e studioso competente che produce indagini di tutto rispetto come questa, tesa a indagare sulla presenza dell’Ordine Templare in Puglia.
Lungi, peraltro, da qualsiasi indulgenza nei confronti delle recenti suggestioni letterarie e cinematografiche sui Templari (si pensi a Il pendolo di Foucalt di Eco, allo Spielberg di Indiana Jones o ai recenti boom commerciali di Dan Brown), Ricci parte dagli aspetti storici sull’origine dei cavalieri cristiani rossocrociati – intorno al 1118 – per poi disegnare i loro insediamenti in Puglia, e la conseguente interazione con la dimensione sociale, politica, religiosa ed economica del territorio.
La Puglia, inoltre, grazie all’importanza strategica e commerciale dei suoi porti, ha accolto le prime domus dei templari, che avevano il compito di difendere l’incolu – mità dei pellegrini diretti in Terra Santa. I rapporti non buoni con Federico II di Svevia, il periodo angioino e il declino iniziato nel XIV secolo, conclusosi con le inquisizioni e il processo di Brindisi (15 maggio 1310): le interpretazioni sulla fine dei monaci-cavalieri, spiega Ricci, sono in continuo aggiornamento. Comprese le accuse – probabilmente costruite ad arte dagli inquisitori – di riti come il rinnegamento di Cristo o i baci osceni dei novizi agli anziani.
Il valore aggiunto del volume è la geografia precisa dei luoghi (corredata da una ricca appendice) che dovrebbero contenere le tracce della presenza dei Templari, molte delle quali ormai perse: in terra d’Otranto, in Capitanata e in Terra di Bari, persino con precise indicazioni per il ritrovamento di antichi resti (La Gazzetta del Mezzogiorno del 4 luglio 2009).
dalla quarta di copertina:
Con questo lavoro l’Autore indaga sulla presenza dell’Ordine Templare in Puglia seguendo un percorso rigidamente scientifico con l’utilizzo di fonti e documenti attendibili. Ne scaturisce uno studio solido e ben strutturato, fondato su una bibliografia ragionata e su grande cautela nella discussione di fonti e problemi.
Anche in Puglia l’espansione sul territorio delle case templari seguì una dinamica consolidata come nel resto del Paese: dagli avamposti sul mar Adriatico i Templari cominciarono a penetrare nel territorio pugliese e, in particolare, nelle fertili pianure della Capitanata nell’entroterra garganico e della Murgia in Terra di Bari.
Una ricca appendice sostiene lo sviluppo dell’indagine che l’Autore propone ad un pubblico di studiosi e appassionati di storia medievale.
http://www.conversanoweb.com/cultura/753-i-templari-a-conversano-intervista-a-vito-ricci.htmlhttp://www.triggianodemocratica.info/cultura/eventi-e-contributi/87-la-verita-sui-templari-in-puglia-e-a-triggiano-prima-parte.htmlhttp://www.triggianodemocratica.info/cultura/eventi-e-contributi/116-la-verita-sui-templari-in-puglia-e-a-triggiano-terza-parte.htmlhttp://www.triggianodemocratica.info/cultura/eventi-e-contributi/110-la-verita-sui-templari-in-puglia-e-a-triggiano-seconda-parte.html
Se non ora, quando?
Se non qui, dove?
Se non tu, chi?
Se non qui, dove?
Se non tu, chi?