di Rocco Biondi*
Il recente libro di Pino Aprile “Terroni” sta ottenendo un grandissimo successo editoriale. E’ un libro di guerriglia culturale in difesa del Sud.
I piemontesi, quando centocinquant’anni fa invasero il nostro Meridione, fecero terra bruciata (in alcuni casi letteralmente) di tutto ciò che di buono avevamo. Saccheggiarono le nostre città, stuprarono le nostre donne, rasero al suolo e bruciarono tanti paesi, praticarono la tortura più spietata, fucilarono tanti contadini senza processo e senza condanna, incarcerarono donne e bambini, aprirono al Nord campi di concentramento e sterminio dove tormentarono e fecero morire tanti italiani del Sud squagliandoli poi nella calce viva; quelli del Nord s’inventarono leggi speciali per annientare noi meridionali, venne depredato tutto l’oro del Regno delle Due Sicilie, vennero trafugate le opere d’arte dei ricolmi nostri musei.
L’impoverimento del Meridione per arricchire il Nord non fu la conseguenza, ma la ragione dell’Unità d’Italia.
I nostri padri briganti tentarono di reagire a questi immani soprusi e in alcuni momenti sembrò che potessero avere il sopravvento, ma così non fu. I piemontesi schierarono contro di noi nel Sud i due terzi dell’intero esercito italiano. E fu una carneficina.
Ma la storia ufficiale ignora queste verità. I libri di storia che circolano nelle scuole di ogni ordine e grado tacciono. I documenti che ancora non sono stati distrutti vengono nascosti. I meridionali, man mano che ci si allontanava dai tempi in cui quei fatti accaddero, dimenticavano e rimuovevano.
Qualcosa però sta cambiando negli ultimi anni. Vengono fatti tantissimi convegni dove si dibatte del Regno delle Due Sicilie, del Brigantaggio, degli eccidi patiti, della storia dimenticata.
Le famiglie meridionali si sentono onorate se scoprono di aver avuto fra i loro antenati un brigante. Il termine “brigante” comincia ad assumere una connotazione positiva, come deve essere.
Pino Aprile è nato a Gioia del Colle (Bari), Giornalista e scrittore, è stato vicedirettore di Oggi e direttore di Gente. Per la Tv ha lavorato con Sergio Zavoli all’inchiesta a puntate “Viaggio nel Sud” e al settimanale di approfondimento del Tg1 “Tv7”. Dopo le dimissioni da Gente, si è dedicato alla sua “grande passione”, la vela. Ha diretto il mensile Fare Vela e scritto libri di mare e vela.
*Presidente Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia”