“PARABITA NEL 700” DI ORTENSIO SECLI’
di Paolo Vincenti
“Un popolo che ignora il proprio passato non capirà mai nulla del proprio presente”: con queste parole del grande Indro Montanelli, Ortensio Seclì apre la sua trattazione su Parabita nel XVIII secolo.
Parabita nel 700 – Dinamiche storiche di un secolo è appunto il titolo dell’ultimo lavoro dello studioso Ortensio Seclì, esperto di storia parabitana. Il libro, che fa parte della Collana di studi e ricerche “La Meridiana”, è edito dal “Laboratorio” di Aldo D’Antico, che ne cura anche la Prefazione.
Ortensio Seclì è uno stimato ed attento studioso di storia locale, autore di numerosi contributi, molto importanti per una migliore e più approfondita conoscenza del nostro territorio, come, solo per citarne alcuni, Parabita- Origini, storia, genealogia di 99 cognomi, Note e documenti sul culto della Madonna della Coltura di Parabita ed il divertente Tirittùppiti- Soprannomi, modi di dire, storie ed immagini di Parabita.
Nel presente volume, Seclì si occupa di Parabita in un tempo, come il Settecento, generalmente considerato un secolo di transizione per il Mezzogiorno, ancora caratterizzato da usi feudali, soggezioni signorili e privo di slanci libertari. Invece il Settecento è un secolo importantissimo per Parabita, perché ha messo in moto delle dinamiche sociali che poi si sarebbero sviluppate e avrebbero portato ad un radicale rinnovamento nell’Ottocento.
Il Settecento è il secolo dell’Illuminismo, dell’Enciclopedismo francese e dei grandi pensatori, come Voltaire, Russoe, o, per venire in Italia, di Vico, dei fratelli Verri e di Cesare Beccaria, ed ancora, per considerare il nostro Mezzogiorno, dei riformatori napoletani come Genovesi, Palmieri, Cuoco, Filangeri, che indicarono all’intera Europa modalità di governo pubblico, rivoluzionarie e moderne, che di li a poco sarebbero sfociate nella fondamentale esperienza della Repubblica Partenopea. Come sempre, la macrostoria è strettamente collegata alla microstoria, ed è necessario comprendere tutti gli aspetti sociali, civili, economici, politici e culturali che animano una nazione per potere meglio comprendere le dinamiche interne di una storia municipale, così come non si può comprendere la Storia d’Italia se non si conosce la storia dei singoli paesi, per potere disegnare la mappa degli sviluppi organici che hanno determinato popoli e nazioni, come ricorda Aldo D’Antico nella Prefazione del libro.
Seclì, con un certosino lavoro di ricerca, condotto principalmente nell’Archivio di Stato, consultando con rigore scientifico una grossa mole di documenti, ha elaborato una precisa ricostruzione storica della Parabita del Settecento, in tutti i suoi aspetti pubblici e privati.
Il libro è diviso in capitoli tematici e l’autore si occupa prima della situazione urbana, delle abitazioni e delle mura; poi si occupa della organizzazione civica di Parabita e delle baronie. In una successiva sezione, si occupa della religione a Parabita e, quindi, degli aspetti socio-economici della città.
Infine, troviamo una Appendice dedicata ai palazzi cittadini che, con preziose carrellate fotografiche e relative puntuali didascalie, ci fa capire lo sviluppo urbanistico di Parabita dal Cinquecento fino agli anni Venti del Novecento.
Troviamo poi un Indice dei nomi di persona a Parabita ed una dettagliata Bibliografia.
Pubblicato in “Il Tacco d’Italia” maggio 2004 e poi in “Di Parabita e di Parabitani” di Paolo Vincenti, Il Laboratorio Editore 2008.