di Marcello Gaballo
Si titola “Caravaggio? L’enigma dei due San Francesco” la mostra itinerante che celebra i 400 anni dalla morte dell’artista e che cerca di svelare il nuovo ma non ultimo segreto che chiama in causa il celeberrimo Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Patrocinata dal Ministero dell’Interno, promossa dalla Provincia di Lecce, è allestita nel complesso museale leccese di San Francesco della Scarpa, dal 4 luglio e per tutto il mese di agosto 2010 (ogni giorno, dalle 10 alle 20, ingresso libero). L’inaugurazione si terrà venerdì 2 luglio, alle 19,30.
Lecce, unica tappa del Sud Italia, è una delle città che ospiteranno il ghiotto evento culturale, avviato il 28 ottobre scorso al Viminale, proseguito il 7 novembre per il castello di Masnago a Varese, per poi approdare a Washington (in ottobre, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia, in concomitanza con le celebrazioni del Columbus Day), all’Expo di Shanghai 2010, per concludersi a Milano.
La mostra porta da Roma due tele quasi identiche, restaurate qualche anno fa da Rossella Vodret, raffiguranti entrambe “San Francesco in meditazione”. Delle due opere, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, nato dalla revisione del Concordato del 1984, solo una è attribuibile al Caravaggio. L’altra sarebbe la copia di un pittore di scuola caravaggesca, tale Bernardo o Bartolo Manfredi. Ne è nato un acceso dibattito tra critici d’arte e autorevoli studiosi, non ancora risolto.
La prima delle due tavole, collocata a Roma nella chiesa cappuccina di S. Maria Immacolata Concezione a via Veneto, sembra fosse stata commissionata da Francesco de Rusticis per farne dono alla chiesa dei padri Cappuccini sul colle del Quirinale. La seconda è collocata nella Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Barberini (Roma), proveniente dalla chiesa di S. Pietro Apostolo a Carpineto Romano, forse commissionata dal cardinal Pietro Aldobrandini, ritrovata nel 1968 dalla studiosa Luisa Brugnoli.
La mostra leccese, articolata in tre sezioni, ha un taglio didattico e illustrerà con vari materiali e metodi le tecniche di indagine di restauro, della catalogazione e delle differenze stilistiche. Nella seconda sezione si presenteranno i dipinti di Caravaggio raffiguranti “San Francesco in meditazione”, mentre la terza, curata dal direttore del Museo “Castromediano” Antonio Cassiano e dal Soprintendente Fabrizio Vona, è composta da importanti opere di scuola caravaggesca presenti in Puglia e da altri problematici dipinti, tra cui “La decapitazione di Sant’Agapito”, proveniente da Palestrina (Roma).
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