Anacamptis coriophora (L.) subsp. fragrans: il nome Anacamptis viene fatto derivare dal verbo greco “anacámptein”; chi lo traduce con “incurvare, ripiegare” vede l’origine della parola nella forma dei tepali incurvati in alto, chi invece traduce con “piegare verso l’alto” attribuisce l’origine del nome Anacamptis alle due lamelle rialzate e piegate verticalmente alla base del labello in A. pyramidalis. Nel vecchio inquadramento al genere Anacamptis veniva assegnata una sola specie per l’Italia, per l’appunto l’A. pyramidlis (L.), ma in seguito alla riorganizzazione del genere Orchis, diversi taxa già assegnati a questo sono confluiti in Anacamptis, che comprende adesso una trentina di specie, tra cui l’A. coriophora (L.). Il nome specifico coriophora deriva dalle parole greche “kóris” (cimice) e “phéro” (porto), alla lettera quindi: “portatrice di cimici”, ma la pianta ha a che fare con le cimici solo per lo sgradevole odore dei fiori nell’entità tipo (nella vecchia nomenclatura era indicata anche con il sinonimo di Orchis cimicina (Crantz), it. Cimiciattola, Orchidea cimicina) diffusa in Europa centrale e orientale, zone basse della Regione alpina. In Italia la sottospecie tipo è presente al Nord, mentre nella penisola predomina la più xerofila subsp. fragrans (Pollini), i cui piccoli fiori, da verdastri a porporini, emanano un gradevole odore di vaniglia (da cui il nome). La subsp. coriophora ama i prati freschi e umidi e un suolo debolmente acido, mentre la nostra fragrans preferisce terreni basici, luoghi secchi, prati magri, cespuglieti, radure, margini di strade e sentieri. Fiorisce tra aprile e gli inizi di giugno ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 1500 m circa.