di Raimondo Rodia
Questa singolare usanza religiosa viene fatta in occasione del Corpus Domini quando il vescovo porta in processione il SS. Sacramento per le vie principali della città montando su un cavallo bianco parato. Alle radici di questa tradizione vi sarebbe la circostanza che Luigi IX di Francia, sconfitto e fatto prigioniero dal Saladino presso la città di Damietta in Egitto, avrebbe concordato per il suo rilascio un riscatto in denaro. In attesa di procurarsi la somma in patria avrebbe lasciato in pegno l’Eucarestia. Approdato a Brindisi ed avendo ottenuto la somma necessaria da Federico II, sarebbe ritornato dal Saladino, il quale gli avrebbe reso il sacro pegno rinunciando al riscatto, come premio della sua fede e lealtà.
Tornando in patria, nel 1250, la sua nave sarebbe approdata a Punta Cavallo, nei pressi dell’imbocco del porto di Brindisi, da dove l’Eucarestia sarebbe stata portata in processione in città’ dall’arcivescovo Pietro, il quale, essendo molto vecchio, avrebbe montato un cavallo bianco tenuto per le briglie da Federico II e Luigi IX. Fà parte della leggenda la circostanza che, nel punto della spiaggia dove il cavallo pose i piedi durante il trasbordo dell’Eucarestia, sgorgasse acqua dolce.
La tradizione della processione del “cavallo parato” inizia a partire dal 1264 ed è unica nel suo genere.