di Massimo Negro
Immaginate di vivere in una vecchia masseria nel Salento, circa quarant’anni fa. Una masseria con mura spesse, possenti. Anche quelle interne.
Immaginate di trovarvi in una stanza, non una stanza anonima perché la porta di ingresso lasciava pensare ad un’antica chiesetta, ma completamente spoglia con mura imbiancate a calce. In questa stanza una parete, ogni volta che vi appoggiavate, poggiavate qualcosa o battevate con il martello per un chiodo o altro, suonava come vuota. Un suono strano, diverso rispetto a quello delle altre pareti spesse della masseria.
Finchè un bel giorno presi dalla curiosità, vi siete armati di attrezzi e avete deciso di buttar giù il muro per vedere cosa nascondesse quella parete.
Man mano che i mattoni venivano giù vi comparivano dinanzi colori, aureole, facce di Santi. Quando infine l’intera parete era stata abbattuta vi siete trovati dinanzi un’autentica meraviglia. La Camara.
La Camara è il nome di una masseria di Collemeto, frazione di Galatina, ormai inglobata nel centro abitato. La storia è pressa poco per come ve l’ho raccontata. Circa quarant’anni fa ci fu il ritrovamento dell’affresco che potete ammirare nelle foto.
La Camara rappresentava in antichità il cuore e il centro della zona dove ora sorge l’attuale Collemeto. La masseria ingloba la cappella di Santa Maria di Tollemeto detta anche Camara. Sul sito sono state scritte anche un paio di tesi ed è stata visitata più volte da studiosi non solo locali.
La cappella è privata , come la masseria che nel frattempo è stata suddivisa tra i figli di chi ritrovò casualmente gli affreschi. Il proprietario è sempre disponibile ad aprire la masseria per far visitare la cappella.
Gli affreschi della Camara sono un gioiello ritrovato ma che si è fatto in tempo a perdere o quasi, se non si corre subito ai ripari.
Le foto del locale e dell’affresco sono visibili su http://www.youtube.com/watch?v=6Y9veElKWaQ
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