De Paola Francesco, Giulio Cesare Vanini da Taurisano filosofo europeo, con nuovi documenti e testimonianze; introduzione di Giovanni Dotoli, Fasano (Brindisi), Schena Editore, 1998.
Impostato su basi scientifiche e privo di ogni intento di provinciale celebrazione, questo libro, diffuso ormai in numerose biblioteche europee ed americane, offre la più completa biografia su Vanini, con documenti tratti dall’Archivio di Stato e Biblioteca Nazionale di Napoli; Archivio di Stato, Fondazione Giorgio Cini e Biblioteca Marciana di Venezia; Archivio di Stato e Archivio Arcivescovile di Padova; la Biblioteca del British Museum, il Public Record Office, la Lambeth Palace Library, la Mercers’ Company Library e la National Gallery di Londra; l’Archivio General de Simancas e la Biblioteca Nazionale di Madrid; la Bibliothèque Nationale di Parigi e il suo Département de Manuscrits; gli Archives Nationales di Parigi; l’Archivio Segreto Vaticano e la Biblioteca Vaticana di Roma; gli Archives Départementales de la Haute-Garonne di Tolosa; le Bibliothèques de la Ville de Toulouse; la Bibliothèque de Mr. Cousin alla Sorbonne di Parigi.
Uno dei più affascinanti e misteriosi esponenti del tardo Rinascimento italiano, l’ex frate carmelitano napoletano, Giulio Cesare Vanini, trova in questo libro molte spiegazioni su alcuni dei momenti cruciali della sua esistenza.
La vita di Vanini è stata accuratamente esplorata in quegli che la storiografia su di lui indica come i momenti cruciali della sua esistenza:
– la sua formazione umana e culturale (di origine napoletana o padovana ?);
– i motivi del suo allontanamento dal convento di Padova, dove egli avrebbe dovuto conseguire la laurea in Sacra Teologia;
– le ragioni e le modalità della sua precipitosa fuga in Inghilterra;
– descrizione di alcuni episodi relativi alla permanenza nella sede arcivescovile di Lambeth, ospite dell’arcivescovo Abbot, Primate d’Inghilterra;
– le modalità e la fuga dall’Inghilterra e il ritorno nel mondo cattolico, viste attraverso i dispacci di quattro diplomazie diverse e parallele (quella inglese, spagnola, vaticana e della Repubblica Veneta);
– le ragioni del mancato rientro in Italia, i suoi problemi con l’Inquisizione romana e la scelta di rimanere in Francia;
– le circostanze che condussero alla pubblicazione delle sue due opere e il suo contributo al Libertinismo francese;
– la sua permanenza in Francia, le sue amicizie, le cause che condussero alla sua rovina e alla morte atroce sul rogo a Tolosa e lo svolgersi di quei tragici eventi;
– i motivi che lo portarono ad assurgere al ruolo di martire e di portatore in Europa di un pensiero anticattolico, ma anche di nuove ed importanti intuizioni scientifiche.
I risultati e le conclusioni finali mostrano molti aspetti sconosciuti della sua tormentata esistenza, ma mettono anche in evidenza i grandi meriti di questo pensatore, che esportò in alcun paesi d’Europa le più brillanti acquisizioni della cultura rinascimentale italiana.
Le fasi finali della sua vita in Parigi e in Tolosa, la sua tragica morte sul rogo, i suoi seguaci, i suoi amici e i suoi nemici, lo strano processo davanti al Parlamento di Tolosa, la sua posizione nei riguardi del Libertinismo francese, tutto è accuratamente descritto per quegli studiosi che volessero ricercare le matrici culturali del passaggio dal Medioevo al Rinascimento e al Razionalismo attraverso l’approccio ad una delle più brillanti figure del periodo.