Giovanni Greco,
Frammenti di storia copertinese
Copertino 2007,
pp. 268
L’autore ha fermato in queste pagine il racconto di un “grande amore” per la sua città, la vita, lo studio capillare di esistenze e di luoghi che non sono passati invano e che in ogni angolo di strada indicano l’esserci e l’aver vissuto prima di noi. La storia autentica di una memoria che viene consegnata anche al lettore disattento, all’osservatore distratto e a quanti non conoscono le radici, le vicende e gli intrecci di una straordinaria umanità. Questi Frammenti di storia copertinese, in parte già pubblicati nell’arco di circa vent’anni, rappresentano l’impegno pluridecennale che Greco ha dimostrato e continua a dimostrare nei confronti della “storia” di Copertino, intesa nel suo significato più vasto e perciò più pregnante. “Essi – scrive l’autorevole Mario Cazzato nella presentazione – riguardano la “storia totale” del centro a partire dalle sue prime attestazioni sicure che, per forza di cose, e per non rimanere nel campo di un’archeologia che stenta a farsi storia per essere unicamente autoreferenziale, non possono essere che medievali”. Ecco, dunque, l’intervento sui “giudei” e sui loro traffici commerciali tra Copertino, Venezia e l’Oriente che segneranno un rilevante progresso di Copertino nel secolo successivo e nel quale si colloca la vicenda storica e umana del cavaliere francese Tristano di Clermont, sfrondata di quella lunga tradizione di falsi e invenzioni che ne avevano quasi fatto un altro personaggio rispetto a quello che veramente fu.
Non potevano mancare i saggi sulla dinamica urbanistica del ‘500, sugli impianti monastici del ‘600 e sui principali aspetti socio-economici del ‘700. Naturalmente c’è altro. “Basti sottolineare come ogni sezione di questo volume, anche la più leggera – scrive ancora Cazzato – è condotta con lo stesso scrupolo documentario, con la medesima capacità di rendere significativo il mero dato erudito: nel particolare non può esserci nient’altro che il particolare, ma questo può illuminarci l’intorno”.