Libri/ Civitas Neritonensis. La storia di Nardò di Emanuele Pignatelli

di Alfio Pasqua
 

 

Civitas Neritonensis. La storia di Nardò di Emanuele Pignatelli ed altri contributi, a cura di Marcello Gaballo, Galatina 2001. 

L’Editore Mario Congedo di Galatina nel 2001 ha pubblicato il volume “Civitas Neritonensis”, il n°133 della Biblioteca di Cultura Pugliese. L’opera, stampata a spese dell’Amministrazione Comunale di Nardò, è uno dei gioielli della pregevole collana.
Il prezioso testo si presenta in un’invitante veste tipografica con doviziosa documentazione fotografica.
Nel rielaborare la complessa ricchezza di notizie lasciata dall’ Avv. Emanuele Pignatelli (1869 – Nardò – 1948) il dott. Marcello Gaballo, medico e storico di Nardò, ha adottato il procedimento di ricerca storiografica che implica coscienza critica e metodologica.
Suggestive le memorie personali di Emanuele Pignatelli, palesando grande amore per la sua terra, madre di gente tenace, intelligente, industriosa.
Nel Pignatelli la trattazione degli eventi del passato, pressappoco fino al 1800, è frutto di letture, interpretate con sensibilità e personale intuizione, mentre le notizie relative al periodo in cui ha operato con impegno sociale, politico e culturale sono state redatte con una documentazione pertinente, anche se non da storico; e di ciò è consapevole lo stesso Autore.
Il pregio basilare del libro è nel metodo storico-critico di ricerca, adottato dal curatore. Enorme la mole di citazioni e di note, frutto di personale consultazione e studio approfondito di documenti storici.
Nel testo di “Civitas Neritonensis” si contano ben 647 note, più la nota a pag. 12, relativa a 15 atti notarili dell’Archivio di Stato di Lecce. Ricerche personali del curatore sono state esperite negli archivi di Nardò, di Lecce e della Puglia, ed anche in quelli di Napoli e di Simancas in Spagna.
Il complesso lavoro del dott. Gaballo nel volume “Civitas Neritonensis” è una storia di Nardò, fondata su ricerche e studio accurato di testimonianze dell’ epoca.
Per la conoscenza delle vicende storiche della città e del suo territorio, dall’ antichità ai giorni nostri, è indispensabile la consultazione dei documenti custoditi negli Archivi, trai quali quello della diocesi di Nardò-Gallipoli. Per anni è stato studiato ed è continuamente studiato dal dott. Gaballo, che ha curato un altro volume fondamentale per chi ha interesse alla storia locale. Il libro, pubblicato sempre da Congedo nel 1999, è “Emilio Mazzarella, Nardò Sacra”, a cura di Marcello Gaballo, terzo dei Quaderni degli Archivi Diocesani di Nardò e Gallipoli, Nuova Serie, diretti da Santino Bove Balestra.
Per avere un’ idea del vasto approfondimento di studi storici del Gaballo su Nardò ed il Salento, ne elencheremo altri a conoscenza dello scrivente: Riviera Neritina: le torri costiere, contributo alla salvaguardia del patrimonio locale (Nardò Nostra 1986), Araldica Civile e religiosa a Nardò (Nardò Nostra 1996), S. Maria Incoronata, la chiesa e il convento (curato con S. Bove Balestra, Ist. Statale d’ Arte di Nardò, 1998), Il monastero di S. Chiara in Nardò (curato con S. Bove Balestra, n° 2 dei Quaderni degli Archivi Diocesani di Nardò e Gallipoli, 1998), Famulos tuos… Immagini della pietas popolare: Santi e Madonne sotto campana. Catalogo della mostra (Bonuso Ed. 1998), Nardò Nostra. Studi in memoria di don Salvatore Leonardo, (curato con G.De Cupertinis, Bibl. di Cultura Pugliese n° 128, Congedo 2000).
Tra il 1994 ed il 2001 lo stesso Gaballo, dal 1999 nominato Ispettore Onorario per i Monumenti, ha pubblicato numerosi articoli e saggi relativi a Nardò e il Salento, scrivendo di cultura popolare, araldica e arte, scovando e proponendo numerosissime fonti archivistiche di notevole aiuto per ogni studioso che voglia davvero interessarsi di Nardò. 

La conoscenza personale con l’Autore ci ha convinti che per dedicarsi alla storiografia di un angolo di umanità non bastano tenacia, intelligenza, laboriosità; sono indispensabili passione ed entusiasmo per il lavoro di storico, amore per la propria terra. 

In tutta l’opera di Marcello Gaballo il passato è rivissuto nel presente, proiettato nel futuro, con un’ evidente funzione pedagogica. “Historia… magistra vitae” (Cicerone, De Oratore, II,9,36). La storia è maestra di vita: passato, presente, futuro. Che cos’è per l’uomo il tempo? Diverse le risposte di filosofi e scienziati dall’antica Grecia ad Einstein. Le persone chiuse in una visione di gretti interessi e fugaci passioni valorizzano il presente come la sola vera realtà, ma quando falliscono non hanno in alternativa alcune prospettive, perché senza ideali, e si perdono nel grigiore di un’esistenza priva di finalità al di là del proprio piccolo io.
La fede religiosa, la fiducia nella ragione e nel progresso infondono nell’uomo la forza delle idealità; la consapevolezza che la vita è un dono da arricchire, la laboriosità, la solidarietà, danno un significato alla vita tesa a migliorare se stessi e gli altri. La ricerca dei valori duraturi del passato è un prezioso insegnamento per le generazioni di oggi e del futuro.
Due altre concrete realizzazioni di Marcello Gaballo rendono in particolare evidente la componente educativa al servizio dei cittadini: il libro Nardò a fumetti – pagine di storia, cronologia ed altre notizie (Conte Ed. 1996) e la ristrutturazione di un vecchio ma solido rudere della città antica per abitazione personale.
In un primo momento aveva rifiutato di pubblicare “Nardò a fumetti”, poi ha accettato, “sperando di esserne all’altezza”, con l’umiltà di chi sa che più si studia e più ci si convince che la cultura è sconfinata. Aveva capito che i fumetti sarebbero stati graditi dai ragazzi delle scuole primarie; era un modo giocoso, ludico per conoscere la storia neritina.
La propria abitazione, realizzata in Via Duomo, nella parte più storica di Nardò, è il risultato di cinque anni di studio, di progetti, di intenso lavoro: un insieme architettonico con stabili volte a crociera, armonie di volumi e colori, sapienti accostamenti di antico e moderno. A rifinire questo piccolo ma compiuto mondo interiore, un delizioso giardino interno dove verde e piante fiorite sono il riposato messaggio della natura.
Sappiamo che ardite costruzioni moderne in cemento armato ed acciaio crollano come castelli di carta, mentre edifici secolari e millenari sfidano il tempo, le catastrofi naturali e le distruzioni per la follia di umane passioni. è indispensabile adeguarsi al costante progresso, oggi vorticoso e frenetico, valorizzando però quanto di valido ha saggiamente creato l’ uomo nella storia.
 
 
 

  

 

 

* recensione pubblicata su “Presenza taurisanese” di Luglio 2002

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